Sisma e restituzione tasse, stop a Inail e Inps ma la battaglia non è finita

Il presidente della Camera di commercio: ora aspettiamo le decisioni della Ue Per il direttore di Confindustria sarà necessario fare pressione sul governo

L’AQUILA. «Un risultato importante, anche se non definitivo». Imprese e associazioni di categoria hanno accolto con favore la sentenza del Tar, che annulla le circolari Inps e Inail sulla restituzione totale della tasse sospese dopo il sisma del 2009. Le aziende del cratere possono tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento. Ma la partita definitiva si giocherà sul tavolo dell’Unione europea e spetterà al governo sostenere con forza le ragioni del territorio aquilano. «Si tratta di un primo, importante, risultato, a sostegno delle imprese aquilane duramente colpite dal sisma», afferma Lorenzo Santilli, presidente della Camera di commercio della provincia dell’Aquila. «Siamo soddisfatti per la sentenza del Tar, che ha bocciato le circolari Inps e Inail, con le quali i due istituti previdenziali chiedevano alle imprese del cratere la restituzione immediata e totale dei contributi sospesi dopo il sisma». Una battaglia che l’ente camerale sta conducendo di concerto con le categorie produttive, Ance, Confindustria, Apindustria, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Cia, Confartigianato e Cna, ordini professionali e Gran Sasso Acqua.

Se sul piano legale la sentenza del Tar ha messo un punto fermo nella vicenda, il pressing politico e istituzionale sul governo può fare la differenza. «I giudici amministrativi», sottolinea Santilli, «hanno finalmente avvalorato una logica che sembrava persa e cioè che una circolare non può contraddire una legge dello Stato. Certamente questo è un primo risultato positivo, che per ora ci conforta sulla giustezza di alcune nostre posizioni rivendicate fin dall’inizio. È scampato, per il momento, il pericolo di un recupero delle tasse non versate dopo il sisma. Questo fa tirare un sospiro di sollievo alle imprese e ai professionisti, che devono affrontare già troppe difficoltà dovute alla situazione economico-sociale legata al post-sisma».

Un provvedimento, quello della restituzione totale di tasse e contributi non versati, che interessa 7mila tra imprese e liberi professionisti. Santilli invita a tenere alto il livello di guardia, in vista della trattativa con l’Ue: «Il vero responso da attendere», conclude, «è quello che arriverà dall’Europa sulla definizione di aiuti di Stato. Ci auguriamo che, in quella sede, il governo italiano faccia sentire il proprio peso».

E dello stesso avviso è il direttore di Confindustria Antonio Cappelli: «Il Tar ha dato un primo riconoscimento ufficiale di qualcosa che, in realtà, ci era dovuto, in quanto stabilito da una legge dello Stato. Inps e Inail avevano provato a fare una manovra che non era consentita e che avrebbe creato enormi danni a un tessuto economico già messo a dura prova». Cappelli avverte: «Non è finita qui. Bisognerà capire se Inps e Inail faranno appello al Consiglio di Stato: decisione, questa, che confermerebbe l’animosità con cui i due istituti si sono posti finora nei confronti dell’Aquila. Ma è sull’Ue che dobbiamo vigilare e fare pressione, tramite il governo chiamato a sostenere le imprese aquilane. Non dimentichiamo», aggiunge, «che il governo ha provato, a più riprese, a inserire emendamenti a testi di legge che andavano nella direzione opposta rispetto a quanto richiesto dalle aziende del territorio. Emendamenti stralciati sempre in calcio d’angolo, che hanno lasciato il mondo imprenditoriale con il fiato sospeso e con l’incubo della restituzione totale delle tasse».

Monica Pelliccione

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