Sisma tra scienza e diritto, esperti a confronto
L’AQUILA. Le responsabilità degli scienziati e dei mass media dopo la sentenza del tribunale dell’Aquila che ha condannato la commissione Grandi Rischi. Di questo si è parlato al convegno organizzato...
L’AQUILA. Le responsabilità degli scienziati e dei mass media dopo la sentenza del tribunale dell’Aquila che ha condannato la commissione Grandi Rischi. Di questo si è parlato al convegno organizzato dall’Università e dall’Ordine degli avvocati dell’Aquila ieri all’auditorium dell’ex Reiss Romoli, sede del Rettorato.
Spunto di riflessione è stato il libro «Il terremoto tra scienza e diritto» pubblicato per Edizioni L’Una e curato dal docente di diritto privato dell’Università dell’Aquila, l’avvocato Fabrizio Marinelli, e dal presidente della casa editrice e docente di diritto costituzionale Fabrizio Politi. Nel volume sono state pubblicate la requisitoria del pubblico ministero e le motivazioni della sentenza di condanna della commissione Grandi Rischi.
«Il senso dell’opera», ha spiegato Politi, «è dare testimonianza documentale di un evento avvenuto all’Aquila, una pronuncia che sotto il profilo della responsabilità penale dei membri degli organismi scientifici pone una serie di questioni. Con la presentazione del libro vogliamo approfondire il ruolo dello scienziato. Ruolo stretto fra le responsabilità civili, la responsabilità penale e l’impatto mediatico delle previsioni».
«Un argomento che apre un panorama di riflessioni e responsabilità molto ampio», ha aggiunto Politi.
A tale scopo sono stati invitati a parlare anche Guido Visconti, accademico dei Lincei e docente e scienziato che con le previsioni lavora quotidianamente; il professore dell’università Roma Tre, Mauro Catenacci e il caporedattore del Centro Giustino Parisse, che ha riferito la sua esperienza nel campo dell’informazione.
Tra i presenti anche la rettrice dell’Ateneo aquilano Paola Inverardi e altre personalità del mondo accademico e forense tra i quali il presidente dell’Ordine degli avvocati Carlo Peretti.
(m.g.)
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