“Sistema Celano”, via al processo Santilli, Piccone e altri 24 in aula 

Diversi i capi d’imputazione caduti, tra cui anche il peculato su cui ruotava l’inchiesta partita nel 2021 L’indagine portò all’arresto del primo cittadino e dell’ex parlamentare. Sette le persone prosciolte

CELANO. Al tribunale di Avezzano prima udienza del processo scaturito dall’inchiesta “Acqua fresca”. Sono 26 le persone rinviate a giudizio dal gup, Daria Lombardi, che a partire da oggi dovranno presentarsi in aula per chiarire la loro posizione nell’ambito dell'indagine che il 22 febbraio 2021 portò agli arresti del sindaco Settimio Santilli, dell’ex parlamentare Filippo Piccone, all’epoca vicesindaco, e al coinvolgimento di imprenditori e dipendenti comunali. Delle 33 persone finite nell’inchiesta sette sono state prosciolte, mentre per le altre sono state ridimensionate le accuse e molti capi d’imputazione sono caduti. A partire da oggi alle 10.30 sfileranno in tribunale il sindaco Santilli, l’ex parlamentare Piccone, Luigi Aratari, Giampiero Attili, Fabrizia Aveani, Nazzareno Caferra, Erica Cerasani, Ezio Ciciotti, Federico D’Aulerio, Daniela Di Censo, Franco Felli, Carmine John Lastella, Giovanni Maceroni, Maria Concetta Marchione, Barbara Marianetti, Goffredo Mascitti, Valeria Pacchiotta, Andrea Pandolfi, Livio Paris, Sante Rossi, Daniela Santilli, Vincenzo Santilli, Valter Angelo Specchio, Claudia Stornelli, Roberto Tonelli e Lucio Zazzara. Dopo le udienze del maggio scorso, sono rimasti in piedi solo alcuni reati. In particolare è caduta l’accusa di peculato, quella alla base, per il pm, del “sistema Celano”. Cadute diverse accuse per falso, corruzione per induzione indebita, turbativa d’asta e turbata libertà di scelta sia per gli amministratori, o ex, sia per gli imprenditori e i dipendenti coinvolti. Per Piccone e Santilli restano in piedi rispettivamente otto e cinque capi d’accusa tra cui turbativa d’asta relativa alla riqualificazione dei rioni Muricelle, Stazione, Tribuna e Vaschette (per l’ex parlamentare), turbativa relativa alla selezione dei professionisti e falso per gli atti relativi ai fondi a una società sportiva e a un premio letterario (per l’attuale primo cittadino). Tra le ipotesi accusatorie confermate ci sono la falsità ideologica, la turbata libertà degli incanti e del procedimento e il falso per gli atti relativi ai fondi alla società sportiva e a un premio letterario. Specchio ha a suo carico 18 capi d’imputazione (uno solo è caduto), Paris 5 (uno caduto), Aratari 5 (3 caduti) e Attili cinque (2 caduti). Il nuovo presidente del tribunale, Leopoldo Sciarrillo, ha costituito il collegio giudicante formato da Marianna Minotti, Francesca D’Orazio e Anna Cuomo. Davanti ai giudici sfileranno diversi testimoni, tra cui il consigliere d’opposizione Calvino Cotturone. che rese dichiarazioni agli inquirenti determinanti per l'avvio dell’inchiesta. A sostenere l’accusa sarà il pm Luigi Sgambati. Il collegio difensivo è composto da Franco Colucci, Gianluca Presutti, Alessandro Fanelli, Leonardo Casciere, Roberto Verdecchia, Vittoriano Frigioni, Domenicantonio Angeloni, Michele Lioi e Antonio Milo.
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