l’opposizione scrive al prefetto

Soldi per le scuole, polemiche a Pratola

PRATOLA PELIGNA. Fondi del programma scuole sicure non utilizzati in attesa del polo unico scolastico a Pratola Peligna. Così l’opposizione scrive al prefetto Francesco Alecci. A mettere nero su...

PRATOLA PELIGNA. Fondi del programma scuole sicure non utilizzati in attesa del polo unico scolastico a Pratola Peligna. Così l’opposizione scrive al prefetto Francesco Alecci. A mettere nero su bianco i consiglieri Antony Leone e Antonio Di Nino, che tornano a chiedere anche un’interrogazione scritta sull’adeguamento antisismico dei plessi scolastici del centro peligno. «Dal 2012», spiegano i consiglieri, «il nostro Comune è stato assegnato un finanziamento di quasi 5 milioni per le “scuole d’Abruzzo il futuro in sicurezza”. Soldi per l’appunto necessari a rendere più sicure le nostre scuole di piazza Indipendenza, Valle Madonna e via Colella, ma per scelte dell’amministrazione, a differenza di altri Comuni che hanno avviato i lavori, i nostri ragazzi, da tre anni, frequentano scuole di cui almeno in due casi insicure, mentre non è stato previsto nessun intervento o progetto, ma tutto è stato rinviato a data da destinarsi per la realizzazione del polo unico».

L’affondo tira in ballo la scelta dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio De Crescentiis che ha accantonato le risorse per realizzare un polo unico nella zona dell’ex Itis. «Motivi che ci hanno spinti a rivolgere un’interrogazione al Comune per sapere come stanno messe le nostre scuole in termini di sicurezza», continuano Di Nino e Leone. «Sono state fatte richieste per i moduli scolastici provvisori? A cosa sia dovuto il ritardo di messa in sicurezza delle scuole che ora rischia di aggravarsi con la scelta di fare un polo unico? Quali sono le perizie realizzate per la scuola di via Colella?».

Domande che i consiglieri hanno inviato anche all’attenzione del prefetto, all’ufficio tecnico comunale e al dirigente scolastico.

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