Sono in arrivo 54 nuove imprese

Previsti 200 posti di lavoro e 11 milioni di finanziamenti a fondo perduto

L'AQUILA. In arrivo, nei comuni del cratere, 54 nuove imprese. Piccole e medie aziende, che operano nei settori più disparati: da quello elettronico al farmaceutico. Oltre 200 i posti di lavoro previsti. Un'operazione frutto del bando regionale per l'attrazione di nuove imprese nel cratere.

Sono 139 le società che hanno presentato domanda per ottenere una fetta della torta a disposizione: 11 milioni di euro di finanziamenti a fondo perduto. Ne sono state selezionate, e ammesse in graduatoria, 54. Di queste 25 sono società individuali, per lo più artigianali e commerciali, 15 le imprese collettive. Altrettanti i nuovi insediamenti che, secondo una prima stima di Confindustria, creeranno 200 posti di lavoro.

«Entro l'estate saranno operative le prime aziende», dichiara Antonio Cappelli, direttore dell'Unione provinciale industriali, «la maggior parte degli insediamenti ricadrà sull'Aquila, nei nuclei di Bazzano, Sassa e Pile, ma saranno interessati anche gli altri comuni del cratere».

Interessante il risvolto occupazionale, in un momento difficile per il mercato del lavoro. «L'occupazione prevista supera le 200 unità. Cifra che potrebbe salire a 300», evidenzia Cappelli, «una boccata di ossigeno per il territorio che darà una spinta significativa all'economia locale, in attesa che si concretizzi la zona franca».

Confindustria parla di «opportunità di rilancio» legata per lo più alla piccola e media imprenditoria. Ma nell'aquilano arriveranno anche nuovi gruppi industriali. Tra le società ammesse a finanziamento figurano la Unique Solution di Roma, Idrolavori, Ergotech, Mautech, la Open Sea di Campobasso, Quintac di Teramo, Tecno Art di Ascoli Piceno, Base Un Car, Europlast (Roma), Depurcasa di Teramo, Gea Project di Forlì, Trel (Como) e Impresa di progetti innovativi (Roma).

«Complessivamente sono state presentate 139 domande per l'accesso ai finanziamenti a fondo perduto messi a disposizione del bando regionale», spiega il direttore dell'associazione degli industriali, «finora ne sono state ammesse a contributo 54, di cui quasi la metà ricadono nel comparto delle imprese individuali, ma è stata buona anche la risposta di società che arrivano da fuori Regione».

Restano accesi i riflettori sulla zona franca, «a cui» conclude Cappelli «è legato il grosso degli investimenti previsti nei prossimi anni».

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