Spacciano cocaina in casa in manette due romeni 

Blitz della polizia nel quartiere Sant’Antonio dopo le segnalazioni dei residenti Sequestrate nove dosi e alcuni oggetti. Gli indagati liberi dopo la convalida

L’AQUILA. La lotta allo spaccio di droga in città non conosce soste a testimonianza di come, pur a fronte di un gran numero di brillanti operazioni di polizia, non è facile arrestarne il flusso, data la vastità dei canali di approvvigionamento.
Infatti, a fronte di un calo di quasi tutti i reati negli ultimi tre anni, secondo dati interforze, lo spaccio di droga in provincia è in aumento del 7 per cento.
Ieri c’è stato un blitz della squadra Mobile in un’abitazione nel quartiere Sant’Antonio che portato al sequestro di nove dosi di cocaina e all’arresto di due romeni che abitano lì.
Si tratta di Stefanita Cojucaru, 40 anni, persona nota in questura, e il 20enne I.U., incensurato.
Secondo le indagini coordinate dal capo della Mobile, Tommaso Niglio, sarebbe emerso che il 40enne, già arrestato in passato in esecuzione di un mandato di cattura internazionale per traffico di sostanze stupefacenti, gestiva l’attività di spaccio, mentre l’altro avrebbe avuto il ruolo subalterno di “corriere” per conto del complice quarantenne.
Gli investigatori, inoltre, hanno sorpreso i due cittadini romeni intenti a frazionare ulteriore sostanza stupefacente di tipo cocaina, posta su di un piatto al centro del tavolo.
Le indagini della squadra Mobile sono state avviate in seguito ad alcune segnalazioni anonime provenienti dai residenti della zona, stanchi del continuo andirivieni di persone nell’abitazione dei due cittadini dell’Est Europa. Un viavai che è stato notato anche di notte, cosa che ha destato forte apprensione.
Per cui ci sono stati diversi appostamenti che hanno poi avuto come seguito il blitz. La polizia, inoltre, ha sequestrato alcuni oggetti, tra i quali anche qualche telefonino, ipotetiche contropartite come pagamento della droga in alternativa ai soldi oppure merce usata come pegno in attesa del contante.
Ma la di là di questo le indagini sono finalizzate a capire la provenienza dello stupefacente, in modo da poter arrivare alle centrale dello spaccio.
Ieri i due sono stati portati davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale, Giuseppe Romano Gargarella, che ha convalidato i fermi di polizia giudiziaria chiesti dal pm Simonetta Ciccarelli, ma poi ha rimesso in libertà i due stranieri. . Tra qualche mese si farà il processo per direttissima con l’intenzione, da parte della difesa, rappresentata dall’avvocato Francesco Valentini, di chiedere un patteggiamento al di sotto dei due anni.
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