ROCCACASALE
Spegne la musica, picchiato a sangue
Arrestati due rom per lesioni: hanno malmenato il disc jockey che si lamentava per il compenso dimezzato
ROCCACASALE. Era stato ingaggiato per animare una festa di una famiglia rom. Ma, al momento di pagare la somma pattuita con il dj, i proprietari della villetta dove si stava svolgendo la serata musicale avrebbero deciso di dimezzare l’importo. In segno di protesta il disc jockey ha spento la musica scatenando la reazione dei suoi committenti, i quali lo avrebbero picchiato a sangue fino a mandarlo in ospedale. A distanza di due mesi dai fatti, la squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona è riuscita a risalire ai responsabili della brutale aggressione e a condurli dietro le sbarre. In carcere, con l’accusa di lesioni pluriaggravate, sono finiti Luigino e Pasquale Di Rosa, di 52 e 49 anni, entrambi appartenenti alla comunità rom di Sulmona. La vicenda risale all’aprile scorso quando il giovane dj è stato contattato per animare una serata in una villa nel comune di Roccacasale. Cento euro la somma pattuita per intrattenere gli ospiti fino a tarda notte. A un certo punto della serata si sarebbe accesa una discussione tra il dj e gli organizzatori della festa che, di loro iniziativa, avevano deciso di dimezzare il compenso dandogli solo 50 euro. A quel punto il dj avrebbe spento l’amplificatore scatenando la reazione dei rom che lo avrebbero riempito di botte fino a procurargli delle gravi lesioni. Diversa la versione dei rom, che avrebbero sostenuto di aver versato l’intera cifra pattuita e di essersi difesi dall’irruenza ingiustificata del dj che avrebbe offeso pesantemente alcuni ospiti della serata, molestando anche le loro donne. Il malcapitato, tornato a casa, è stato accompagnato dai familiari nel pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dove i medici inizialmente lo hanno giudicato guaribile in quaranta giorni. In seguito, per il giovane si è reso necessario il trasferimento nel reparto di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Già dal giorno dopo i fatti, la squadra anticrimine del Commissariato di polizia, sulla scorta del referto medico che parlava di percosse nei confronti dell’animatore, hanno avviato le indagini per risalire a chi lo aveva picchiato e ridotto in quelle condizioni. Non sono state indagini agevoli per i poliziotti che, oltre alla testimonianza del dj, si sono avvalsi anche del contributo di un video sulla serata danzante postato su Facebook da uno degli ospiti presenti alla festa.
Grazie al filmato, la squadra Anticrimine della polizia, guidata dall’ispettore capo Daniele L’Erario, è riuscita a contattare altri testimoni acquisendo informazioni utili all’individuazione dei responsabili dell’aggressione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Grazie al filmato, la squadra Anticrimine della polizia, guidata dall’ispettore capo Daniele L’Erario, è riuscita a contattare altri testimoni acquisendo informazioni utili all’individuazione dei responsabili dell’aggressione.
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