Squadra della Marsica, sale l'entusiasmo
Rinviato l'incontro col sindaco. Ma i tifosi già sognano la C2
AVEZZANO. Quella di ieri poteva essere una giornata che avrebbe rappresentato una tappa fondamentale per il calcio avezzanese. Poteva essere e non lo è stato, perché il tanto annunciato incontro tra la dirigenza della Valle del Giovenco e il sindaco di Avezzano Antonio Floris non ha avuto luogo. Problemi familiari insorti all'ultimo momento hanno impedito al primo cittadino avezzanese di incontrarsi con Giovanni Lombardi Stronati e Vincenzo Angeloni. Davanti al municipio di Avezzano, in vista dell'incontro, si sono radunati molti tifosi biancoverdi che già sognano la C2.
Sono circa le 19 quando i primi supporter avezzanesi cominciano a farsi vedere dalle parti del Municipio, il luogo in cui ci sarebbe dovuta essere la riunione programmata per le 19,30. Ancora una manciata di minuti e il parcheggio situato dinanzi al Comune si riempie di oltre un centinaio di ragazzi. L'aria è elettrizzante e l'eccitazione sale. Prendono a sventolare i primi vessilli biancoverdi: la serie C, da queste parti, manca ormai da troppo tempo.
L'attesa dura circa mezz'ora e poi, con estrema puntualità, ecco la Mercedes nera che trasporta l'entourage dirigenziale della Valle del Giovenco. Angeloni e Lombardi Stronati escono dall'auto e immediatamente partono i fuochi d'artificio preparati dai tifosi dell'Avezzano e l'entrata in Municipio viene accompagnata da cori e canti. Ma Floris? Il sindaco ancora non si è visto, ma comunque dovrebbe arrivare da un momento all'altro. È tutto pronto e il fermento dei tifosi diventa tangibile. Ore 19,44, Angeloni e Lombardi Stronati discendono le scale che portano alla sala consiliare con viso piuttosto scuro. Qualcosa deve essere andato storto e infatti fanno sapere che, per motivi familiari, il sindaco non potrà presenziare alla riunione. Gli alti gradi della Valle del Giovenco ci restano male, e ci restano male pure i tifosi, che dalla giornata di oggi si aspettavano notizie importanti per il futuro del calcio avezzanese.
Con ogni probabilità, infatti, si sarebbe dovuto discutere in primis sulla questione dello stadio Dei Marsi, utilizzabile dalla Valle anche in caso di mancata fusione. Già, perché quello che ormai pareva sicuro, negli ultimi giorni non lo è più. Il presidente dell'Avezzano, Francesco Tuzi, non molla la presa e “minaccia” di iscrivere comunque la squadra in serie D. Dall'altra parte la dirigenza della Valle ha già fatto sapere quali siano le proprie intenzioni, dalle quali sembra non volersi discostare. La trattativa sembrerebbe giunta a un vicolo cieco e l'incontro atteso col sindaco, forse, avrebbe smussato qualche angolo tra le parti. E i tifosi avezzanesi? Cosa ne pensano? Ecco cosa rispondono a margine della fumata nera di ieri sera.
«La tifoseria dell'Avezzano è un fronte unico e non ci sono spaccature», fanno sapere senza indugi. «Noi tifosi biancoverdi abbiamo in testa un solo obiettivo: la C2 ad Avezzano». Altrettanta chiarezza viene usata per commentare le voci che vorrebbero il prossimo anno due squadre nel capoluogo marsicano. «Assolutamente no», sottolineano, «la squadra deve essere una e una soltanto».
E Tuzi? «Tuzi ha fatto il suo tempo, ora deve vendere. È un anno intero che si lamenta e ci dice che vuole cedere la società: bene, lo faccia. La candidatura di Lombardi Stronati e Angeloni ha tutto il nostro appoggio e oggi lo abbiamo dimostrato con i fatti». Ultime battute sui colori sociali e sul simbolo. «Ovviamente, però, le divise dovranno avere i colori bianco e verde e sullo scudetto dovrà campeggiare obbligatoriamente il lupo».
Questo il pensiero del tifo biancoverde, ora la palla passa alle due società.
Sono circa le 19 quando i primi supporter avezzanesi cominciano a farsi vedere dalle parti del Municipio, il luogo in cui ci sarebbe dovuta essere la riunione programmata per le 19,30. Ancora una manciata di minuti e il parcheggio situato dinanzi al Comune si riempie di oltre un centinaio di ragazzi. L'aria è elettrizzante e l'eccitazione sale. Prendono a sventolare i primi vessilli biancoverdi: la serie C, da queste parti, manca ormai da troppo tempo.
L'attesa dura circa mezz'ora e poi, con estrema puntualità, ecco la Mercedes nera che trasporta l'entourage dirigenziale della Valle del Giovenco. Angeloni e Lombardi Stronati escono dall'auto e immediatamente partono i fuochi d'artificio preparati dai tifosi dell'Avezzano e l'entrata in Municipio viene accompagnata da cori e canti. Ma Floris? Il sindaco ancora non si è visto, ma comunque dovrebbe arrivare da un momento all'altro. È tutto pronto e il fermento dei tifosi diventa tangibile. Ore 19,44, Angeloni e Lombardi Stronati discendono le scale che portano alla sala consiliare con viso piuttosto scuro. Qualcosa deve essere andato storto e infatti fanno sapere che, per motivi familiari, il sindaco non potrà presenziare alla riunione. Gli alti gradi della Valle del Giovenco ci restano male, e ci restano male pure i tifosi, che dalla giornata di oggi si aspettavano notizie importanti per il futuro del calcio avezzanese.
Con ogni probabilità, infatti, si sarebbe dovuto discutere in primis sulla questione dello stadio Dei Marsi, utilizzabile dalla Valle anche in caso di mancata fusione. Già, perché quello che ormai pareva sicuro, negli ultimi giorni non lo è più. Il presidente dell'Avezzano, Francesco Tuzi, non molla la presa e “minaccia” di iscrivere comunque la squadra in serie D. Dall'altra parte la dirigenza della Valle ha già fatto sapere quali siano le proprie intenzioni, dalle quali sembra non volersi discostare. La trattativa sembrerebbe giunta a un vicolo cieco e l'incontro atteso col sindaco, forse, avrebbe smussato qualche angolo tra le parti. E i tifosi avezzanesi? Cosa ne pensano? Ecco cosa rispondono a margine della fumata nera di ieri sera.
«La tifoseria dell'Avezzano è un fronte unico e non ci sono spaccature», fanno sapere senza indugi. «Noi tifosi biancoverdi abbiamo in testa un solo obiettivo: la C2 ad Avezzano». Altrettanta chiarezza viene usata per commentare le voci che vorrebbero il prossimo anno due squadre nel capoluogo marsicano. «Assolutamente no», sottolineano, «la squadra deve essere una e una soltanto».
E Tuzi? «Tuzi ha fatto il suo tempo, ora deve vendere. È un anno intero che si lamenta e ci dice che vuole cedere la società: bene, lo faccia. La candidatura di Lombardi Stronati e Angeloni ha tutto il nostro appoggio e oggi lo abbiamo dimostrato con i fatti». Ultime battute sui colori sociali e sul simbolo. «Ovviamente, però, le divise dovranno avere i colori bianco e verde e sullo scudetto dovrà campeggiare obbligatoriamente il lupo».
Questo il pensiero del tifo biancoverde, ora la palla passa alle due società.