frequenza scuola di perfezionamento

Stato condannato a risarcire un medico

AVEZZANO. Lo Stato italiano condannato a corrispondere a un medico le somme dovute per ogni anno di frequenza della scuola di perfezionamento post-laurea. Non sarebbero state tempestivamente...

AVEZZANO. Lo Stato italiano condannato a corrispondere a un medico le somme dovute per ogni anno di frequenza della scuola di perfezionamento post-laurea. Non sarebbero state tempestivamente recepite le Direttive comunitarie sull’argomento.

Il Tribunale di Roma ha accolto la domanda proposta dal dottor Mauro Pinelli, medico in servizio all'ospedale di Avezzano, e ha condannato la Presidenza del Consiglio dei ministri a versare al sanitario le somme a cui lo stesso avrebbe avuto diritto se lo Stato Italiano avesse tempestivamente recepito, in base alle norme del trattato Cee, le Direttive Comunitarie che avevano previsto la attribuzione ai medici specializzandi nel periodo 1982/1999 di una adeguata remunerazione, per ogni anno di frequenza della scuola di perfezionamento post-laurea.

Pinelli, difeso dall'avvocato Eleuterio Simonelli, del Foro di Avezzano, ha visto accolta la sua domanda sostenendo che sorge in capo allo Stato membro una obbligazione ex lege di natura indennitaria a cui corrisponde il diritto del soggetto interessato ad un ristoro del pregiudizio sofferto; diritto che non si prescrive, come sinora sostenuto dalla giurisprudenza, in cinque anni, bensì nel termine di dieci anni e che costituendo un debito di valuta va rivalutato all'attualità con gli interessi legali».

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