Strada L’Aquila-Amatrice Pezzopane all’attacco

La senatrice del Pd presenta un’interrogazione al ministro sull’incompiuta: «Un’opera strategica per il territorio non completata per indolenza»

L’AQUILA. Un’opera di importanza strategica cominciata trent’anni fa e non ancora finita. Per il taglio definitivo del nastro della superstrada L’Aquila-Amatrice bisognerà attendere la realizzazione del terzo e quarto lotto. E a nulla sono finora approdate le riunioni di tanto in tanto convocate dalla Regione (l’ultima due mesi fa, mentre quella fissata per il 30 aprile è stata rinviata a data da destinarsi), per annunciare l’avvio di lavori e la necessità di reperire ulteriori risorse. All’appello, infatti, mancano 10 milioni per la realizzazione del terzo lotto per il quale sono, però, già disponibili 15 milioni, mentre 31 sono quelli in attesa di essere utilizzati per il quarto lotto.

Il caso è ora oggetto di un’interrogazione che la senatrice Stefania Pezzopa ne (il documento è firmato anche da parlamentari laziali) presenterà al ministro delle infrastrutture e trasporti per sollecitare la fine dei lavori «fermi», ha detto l’esponente Pd in una conferenza stampa, «per indolenza».

Presenti anche i consiglieri provinciali Pierpaolo Pietru cci e Fabrizio D’Alessandro, nonché i consiglieri comunali Maurizio Capri e Sergio Ianni, Pezzopane ha ribadito la necessità di «conoscere lo stato dell’arte degli appalti e il cronoprogramma. Nel 2005 io stessa, all’epoca presidente della Provincia, ho inaugurato e aperto al traffico il secondo lotto, nel tratto compreso tra il comune di Pizzoli e il bivio di Cagnano Amiterno. I soldi ci sono (mancano solamente 10 milioni). Una somma che sarà possibile recuperare riconteggiando i soldi non spesi del pacchetto di 200 milioni per le infrastrutture previsti dal decreto per il terremoto. Oppure recuperando fondi dalla programmazione di opere previste dall’Anas, ma non decollate. La strada è ricompresa dal 2001 tra gli interventi strategici di interesse nazionale e, una volta completata, diventerà l’arteria di collegamento con Lazio, Umbria e Marche».

«Intendiamo fare chiarezza su questa incompiuta, un’opera strategica per L’Aquila», ha detto Pietrucci, che ha parlato di «vantaggi e opportunità per il territorio, soprattutto sul fronte dello sviluppo turistico. Uno sviluppo basato sulla valorizzazione di risorse, quali aria, acqua e ambiente, e sull’incentivazione della ricettività e dell’albergo diffuso». In quanto ai 10 milioni mancanti, anche per Pietrucci «si potrà attingere dai fondi previsti per opere stradali, al momento non realizzabili».©RIPRODUZIONE RISERVATA