Strade del Fucino, sì ai semafori

Commissione della Provincia avvia lo studio, ma sono necessari interventi urgenti sulla sicurezza

AVEZZANO. Qualcosa si muove per garantire la sicurezza sulle strade del Fucino ma solo il tempo dirà se ci troviamo di fronte all’ennesima promessa. Dopo l’ultima tragedia della strada, costata la vita a Giuseppe Asci, la commissione “Interventi sul territorio” della Provincia, presieduta dal consigliere Pasqualino Di Cristofano (Pdl). Su proposta del consigliere Lorenzo Berardinetti (Pd), è stato votato all'unanimità un provvedimento che impegna gli uffici e i tecnici della Provincia a valutare la possibilità di installare negli incroci pericolosi del Fucino dei semafori. La soluzione, però, va in contrasto con il progetto da dieci milioni di euro che prevede la realizzazione di interventi su tutte le vie della piana.

Un progetto che però è bloccato a causa di un ricorso presentato da una società appaltatrice arrivata seconda alla gara e che ha messo in discussione l'affidamento dei lavori a un'altra azienda. Sulla questione sarà chiamato a decidere il Tar. Se il ricorso sarà respinto i lavori partiranno nel giro di qualche settimana. Ma se ci saranno dei problemi o altri rinvii la situazione potrebbe complicarsi e sulle strade del Fucino il pericolo per gli automobilisti continuerà a mietere vittime. Per tale motivo la commissione provinciale ha impegnato il personale tecnico e amministrativo per fare il punto della situazione e capire quale è la strada giusta e più breve per arrivare all'obiettivo.

«Dobbiamo necessariamente attendere la decisione del Tar», ha sottolineato il presidente della Commissione, Pasqualino Di Cristofano, «e a quel punto gli uffici hanno già mandato di agire. Se il processo amministrativo dovesse avere esito positivo e la procedura di appalto dovesse partire, allora gli interventi di sicurezza sono previsti nel piano degli interventi. Se ciò, però, non dovesse avvenire, allora sarà necessario intervenire subito comunque, quindi nel giro di qualche settimana, con una spesa aggiuntiva per l'installazione dei semafori negli incroci più pericolosi».

Sulla questione ci sono gli occhi puntati di centinaia di famiglie che hanno visto i propri cari morire nelle strade del Fucino e che aspettano giustizia. Forse non ne avranno mai ma sperano almeno che le disgrazie capitate al loro non accadano più.

Basta pensare che solo all'incrocio di Borgo 8000, lo stesso dove ha perso la vita Asci, ci sono state decine di morti negli ultimi anni. (p.g.)

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