SULMONA
Suicida dopo l'accusa di omicidio stradale, ora si indaga per istigazione
La Procura apre un fascicolo contro ignoti e la famiglia chiede approfondimenti
SULMONA. La Procura apre un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio del 51enne che lo scorso 30 settembre si è tolto la vita nella sua abitazione. Si tratta dell'automobilista che era stato indagato per l'omicidio stradale del comandante dei carabinieri forestali Luca Pulsinelli - vittima dell' incidente in moto il 15 giugno scorso - e che lasciò un biglietto dove confessava di essere il responsabile della morte del militare e di aver covato per mesi un senso di colpa.
Come riporta anche l'agenzia giornalistica Ansa, i familiari - rappresentati dallo studio legale di Massimo Di Rocco - intendono proseguire con indagini difensive per ricostruire gli eventi dell'incidente e valutare eventuali responsabilità, da sottoporre al magistrato. In particolare, per i familiari del 51enne, va accertata l'attendibilità delle dichiarazioni rese da alcuni testimoni dell'incidente che avevano riferito ai carabinieri che l'uomo in auto aveva tagliato la strada al carabiniere forestale per poi allontanarsi. Circostanza che non è stata confermata dalla perizia cinematica, disposta dalla Procura. L'esame ha confermato la corresponsabilità del 51enne per «aver creato intralcio alla circolazione senza collisione di mezzi», ma non evidenzia la fuga dall'incidente. La famiglia vuole quindi chiarire tutte le circostanze per capire se c'è stata o meno istigazione al suicidio.