Svuotati conti correnti postali
Utenti nel panico ma l’ente rassicura: solo un disguido.
L’AQUILA. Allarme per moltissimi correntisti delle Poste che ieri, facendo delle operazioni con il bancomat, si sono accorti di avere il conto svuotato o diminuito senza motivo. Qualcuno si è sentito perso, altri sono corsi in polizia. Le Poste rassicurano: un disguido e nessuna ripercussione concreta sui clienti.
Si tratta di episodi che hanno avuto una particolare ripercussione, in mattinata, in molti uffici postali del capoluogo ma ci sono anche degli episodi che si sono verificati a Sulmona e anche in altri uffici fuori regione.
Una correntista racconta. «Mi trovavo nella sede della Poste quando improvvisamente, conti alla mano, ho constatato che mi mancavano tremila euro. Stando in mezzo ad altra gente e parlando con queste persone mi sono resa conto che non era la sola a trovarmi in questa strana situazione». «Mi sono detta per la rabbia», ha aggiunto, «che queste cose non fanno altro che incattivire la gente. Non mi ha sollevato il morale che anche dei dipendenti postali si sono trovati nella mia stessa identica situazione».
Nel corso della mattinata di ieri si sono rincorse varie teorie: una colossale truffa, quella che faceva maggiormente paura alla gente oppure un disguido di natura informatica, cose che possono capitare e che comunque sono facilmente rimediabili.
Sta di fatto che alcune persone si sono recate nei vari uffici delle Poste per esprimere le loro rimostranze. Nessuno, questo va detto, ha pensato che il disservizio fosse imputabile alle mestranze, ma comunque era inevitabile qualche manifestazione colorita trattandosi di migliaia di euro apparentemente spariti. Altri si sono recati oppure hanno contattato la polizia postale competente per le truffe informatiche.
Secondo quanto si è appreso gli uomini della polizia postale hanno comunque raccolto le segnalazioni degli allarmati correntisti ripromettendosi, in caso di mancata soluzione del problema, di aprire formalmente una indagine. Tuttavia ci sono stati dei contatti tra dirigenti dell’ente Poste e polizia che hanno chiarito il caso.
E’ possibile che il diservizio sia legato a un recente attacco al sito telematico di Poste per il quale la polizia postale di Roma ha denunciato tre minorenni.
Ieri sera è arrivata una nota delle Poste. «Saranno corretti subito» si legge nel comunicato «tutti i conti correnti che hanno riportato inconvenienti contabili. L’Azienda ha già provveduto al ripristino del regolare funzionamento del software che gestisce le operazioni di prelievo e pagamento con la carta Postamat. Poste Italiane informa inoltre che le anomalie riscontrate sulle transazioni sono derivate dall’aggiornamento della piattaforma tecnologica. Poste Italiane si scusa con i propri clienti e garantisce che sui conti non sarà calcolato alcun addebito. Nei prossimi giorni, Poste Italiane invierà una lettera alla clientela in cui sarà confermato il ripristino del saldo contabile corretto».
Si registra la riguardo anche una presa di posizione di associazioni di consumatori.
«Abbiamo ricevuto tante di segnalazioni di conti in rosso senza giustificato motivo» ha dichiarato Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc, «dato che non risultano movimenti in uscita corrispondenti al debito segnalato sul conto. I debiti si aggirano in media sui 2.000 euro, ma si toccano punte anche di oltre 5.000 euro». L’Adoc ha messo a disposizione i propri avvocati per esperire possibili azioni legali, anche per il risarcimento del danno eventualmente subito.
Si tratta di episodi che hanno avuto una particolare ripercussione, in mattinata, in molti uffici postali del capoluogo ma ci sono anche degli episodi che si sono verificati a Sulmona e anche in altri uffici fuori regione.
Una correntista racconta. «Mi trovavo nella sede della Poste quando improvvisamente, conti alla mano, ho constatato che mi mancavano tremila euro. Stando in mezzo ad altra gente e parlando con queste persone mi sono resa conto che non era la sola a trovarmi in questa strana situazione». «Mi sono detta per la rabbia», ha aggiunto, «che queste cose non fanno altro che incattivire la gente. Non mi ha sollevato il morale che anche dei dipendenti postali si sono trovati nella mia stessa identica situazione».
Nel corso della mattinata di ieri si sono rincorse varie teorie: una colossale truffa, quella che faceva maggiormente paura alla gente oppure un disguido di natura informatica, cose che possono capitare e che comunque sono facilmente rimediabili.
Sta di fatto che alcune persone si sono recate nei vari uffici delle Poste per esprimere le loro rimostranze. Nessuno, questo va detto, ha pensato che il disservizio fosse imputabile alle mestranze, ma comunque era inevitabile qualche manifestazione colorita trattandosi di migliaia di euro apparentemente spariti. Altri si sono recati oppure hanno contattato la polizia postale competente per le truffe informatiche.
Secondo quanto si è appreso gli uomini della polizia postale hanno comunque raccolto le segnalazioni degli allarmati correntisti ripromettendosi, in caso di mancata soluzione del problema, di aprire formalmente una indagine. Tuttavia ci sono stati dei contatti tra dirigenti dell’ente Poste e polizia che hanno chiarito il caso.
E’ possibile che il diservizio sia legato a un recente attacco al sito telematico di Poste per il quale la polizia postale di Roma ha denunciato tre minorenni.
Ieri sera è arrivata una nota delle Poste. «Saranno corretti subito» si legge nel comunicato «tutti i conti correnti che hanno riportato inconvenienti contabili. L’Azienda ha già provveduto al ripristino del regolare funzionamento del software che gestisce le operazioni di prelievo e pagamento con la carta Postamat. Poste Italiane informa inoltre che le anomalie riscontrate sulle transazioni sono derivate dall’aggiornamento della piattaforma tecnologica. Poste Italiane si scusa con i propri clienti e garantisce che sui conti non sarà calcolato alcun addebito. Nei prossimi giorni, Poste Italiane invierà una lettera alla clientela in cui sarà confermato il ripristino del saldo contabile corretto».
Si registra la riguardo anche una presa di posizione di associazioni di consumatori.
«Abbiamo ricevuto tante di segnalazioni di conti in rosso senza giustificato motivo» ha dichiarato Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc, «dato che non risultano movimenti in uscita corrispondenti al debito segnalato sul conto. I debiti si aggirano in media sui 2.000 euro, ma si toccano punte anche di oltre 5.000 euro». L’Adoc ha messo a disposizione i propri avvocati per esperire possibili azioni legali, anche per il risarcimento del danno eventualmente subito.