Taffo: «500 morti all’anno, 1,5 milioni a noi»
L’inchiesta di Roma, ecco le intercettazioni che hanno inguaiato l’imprenditore Luciano Giustino
L’AQUILA. La gestione della camera mortuaria dell’ospedale Sant’Andrea di Roma diventa un boccone ghiotto per la famiglia Taffo, impresa funebre di origine aquilana con un ramo operante ormai da anni a Roma, noto anche per gli originali slogan delle sue campagne pubblicitarie. Luciano Giustino e il figlio Daniele sono stati arrestati. Come ricostruito dal quotidiano la Repubblica, attraverso l’intermediazione dei Primavera – coi Taffo intrattenevano già rapporti di origine economica: si facevano dare prestiti – l’impresa funebre riesce ad aggiudicarsi «i servizi inerenti ai decessi in ospedale (con annessa gestione della camera mortuaria) al Sant’Andrea», si legge nell’ordinanza del gip, dal novembre 2013 a tutto il 2014. Vicenda «in relazione alla quale si ipotizzano i reati di rivelazione di segreto d’ufficio, turbata libertà degli incanti, corruzione, indebita induzione all’erogazione di utilità». La moglie di Guerrino Primavera, infatti, è capo operaia alle dipendenze della Linda srl per i servizi di pulizia proprio al Sant’Andrea. Viene a sapere che si svolgerà la gara di appalto per i servizi mortuari: e ne dà subito notizia al marito. Che chiama Luciano Taffo. Primavera: «Buongiorno ti volevo dire…mi stava dicendo mia moglie che ci stava la gara di appalto al Sant’Andrea…me lo stava dicendo lei adesso (in sottofondo la moglie dalla macchina me lo hanno detto ieri) lei lavora là…lei mi ha detto che si può pure informa’».
Taffo: «Mi piacerebbe che si informasse… è si mi piacerebbe se magari avesse il capitolato non sarebbe male...».
La Chimenti poi coinvolge un’amica e collega, Barbara Severini, e il compagno di lei, Fabrizio Coppola, per procurare gli agganci giusti in ospedale e far vincere la gara d’appalto ai Taffo – ovviamente dietro congrua remunerazione. Il contatto giusto è Egisto Bianconi, all’epoca direttore amministrativo – poco dopo promosso dg – del Sant’Andrea: messo in contatto con i Taffo, pilota l’aggiudicazione dell’appalto.
Barbara: «Danie’ me so scordata da ditte una cosa importante…nel parlare di tutto questo, quando lui ci parlava della camera mortuaria ci ha detto che l’ospedale effettua la media di cinquecento decessi all’anno.... Fabrizio già si è fatto tutti i conti… è un milione e mezzo di euro l’anno».
Daniela: «Un milione e mezzo di euro l’anno!!!!».
E così si capisce l’entusiasmo di Barbara Chimenti. Parlando con l’amica Daniela le dice: «Senti Danie’, scusa di nuovo, prepara il portafoglio grosso, ma grosso deve essere!» Barbara : «T’ho disturbato proprio per questo, siamo usciti ora da casa sua...» Daniela: «Beh?!» Barbara: «Mmh...allora martedì o mercoledì vengono aperte le buste ...» Daniela: «Martedì o mercoledì vengono aperte le buste !?»
Barbara: «Praticamente viene fatta l’apertura delle buste e lui già ha praticamente ...Bianconi già ha dato tutte le direttive di come deve fare ...e di quello che deve fare...e dice che lui ha parlato con il figlio di Luciano cioè lui questa cosa la sta facendo con il figlio di Luciano, non con Luciano». Daniela: «E da Taffo ... mamma mia. Vi è Taffo al Sant’Andrea, se sbrigasse a damme subito uno stipendio al mese...1500 a me e 1500 a Barbara! Ha vinto al Sant’Andrea... Barbara me stai a sentì? Lo capisci da sola che questo pe’ 5 anni quand’è ci deve da lo stipendio a vita a noi!».