Tagliacozzo, due persone indagate per il traffico di cani da caccia rubati
Accusati di aver messo a segno furti di numerosi esemplari in tutto il territorio marsicano
TAGLIACOZZO. Scoperto un traffico di cani da caccia rubati nella Marsica. Due persone sono indagate con l'accusa di aver messo a segno furti di numerosi esemplari in tutto il territorio. Ma gli investigatori avrebbero individuato anche altre persone coinvolte. Dietro alla vicenda ci sarebbe un'organizzazione operante nella zona del Centro Italia e un allevamento in provincia di Viterbo dove confluivano i cani. Nei guai sono finiti due uomini domiciliati a Scurcola Marsicana. Avrebbero messo a segno i colpi nella Marsica e poi portato i cani nell'allevamento del Lazio dove venivano venduti. Alcuni esemplari sono già stati riconsegnati ai proprietari, in particolare a Tagliacozzo e nella frazione di Santo Stefano, ma anche alla periferia di Scurcola. L'inchiesta è destinata ad allargarsi ulteriormente. Sarebbero stati trovati anche altri esemplari di cui non sono ancora spuntati i proprietari. Ma si tratta soltanto di questione di tempo. Il traffico illegale di cani da caccia sta diventando sempre più fiorente anche nella zona della Marsica. I cacciatori arrivano a sborsare cifre considerevoli, fino a 7mila euro, pur di diventare proprietari di esemplari dal fiuto infallibile e sopraffino o dei fuoriclasse nel riporto. (p.g.)