Tagliacozzo, lancio di pietre contro il Comune nella notte

Sfondate le finestre della stanza del sindaco Maurizio Di Marco Testa e dell'aula consigliare. «Se è un atto intimidatorio», ha commentato il primo cittadino, «non fa altro che produrre l'effetto contrario e mi dà più grinta per andare avanti»

di Pietro Guida

TAGLIACOZZO. Pietre contro il Comune durante la notte. Sfondate le finestre della stanza del sindaco Maurizio Di Marco Testa e dell'aula consiliare. «Se è un atto intimidatorio», ha commentato il primo cittadino, «non fa altro che produrre l'effetto contrario e mi dà più grinta per andare avanti». Il raid è stato messo a segno durante la notte e ora la polizia locale che indaga sull'episodio sta cercando di raccogliere indizi utili per risalire ai responsabili. Le pietre lanciate, del diametro di oltre dieci centimetri, hanno sfondato in più punti i vetri della finestra della stanza del sindaco, una delle vetrate della sala consigliare e una plafoniera. La scoperta è stata fatta questa mattina dal personale del Comune che ha chiesto l'intervento dei vigili. Stasera si sarebbe dovuto tenere il consiglio comunale con l'importante punto all'ordine del giorno riguardante l'approvazione del Bilancio. La seduta è saltata a causa di beghe interne alla maggioranza provocate dal gruppo di dissidenti capeggiato da Alfonso Gargano, leader della compagine, e composto da Paolo Rapo e Antonio Amicucci. I tre avrebbero chiesto al sindaco tre assessorati. Questa mattina è stata rinviata al 12 luglio. Le pietre, cinque o sei pezzi, secondo una prima ricostruzione sarebbero state lanciate a notte fonda, probabilmente dopo le due.

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