Tariffe cimiteriali, ecco tutti gli aumenti

Sono stati decisi dalla giunta comunale. L’assessore Moroni: «Un atto dovuto, è la normativa che impone i ritocchi»

L’AQUILA. Tenere accesa la lampada votiva dei propri defunti nei cimiteri del Comune costerà da quest’anno 21 euro anziché 19,50. È quanto stabilito nei giorni scorsi dalla giunta comunale. L’aumento principale riguarda l’inumazione e l’esumazione, servizi finora gratuiti per tutti i cittadini che adesso costeranno da 200 a 500 euro. Il servizio resterà gratuito solo in casi straordinari «per persone indigenti o appartenenti alla famiglia bisognosa o per la quale vi sia disinteresse da parte dei familiari». Saranno esentati dal pagamento, infatti, coloro che rientrano nelle cosiddette «fasce deboli» e percepiscono un reddito annuo Isee pari o al di sotto di 6500 euro. Gli aumenti sono «un atto dovuto», secondo Moroni, «dal momento che la normativa risale al 2001 e prevede degli obblighi in tal senso per i Comuni». L’importo stabilito in buona sostanza servirà a risarcire l’ente delle spese che affronta per garantire il servizio. «Risulta ineludibile adeguarsi alla vigente normativa prevedendo una tariffa per i servizi di inumazione ed esumazione ordinaria tenendo conto che non riguarda solo lo scavo della fossa, il collocamento nella stessa e la ricopertura», si spiega nella delibera, «ma tutti gli oneri (fornitura del cippo, manutenzione della fossa, del verde, irrigazione, custodia ed ogni altra spesa generale cimiteriale) che il Comune sostiene nel corso del turno ordinario di rotazione o, comunque, fino all’esumazione ordinaria, cioè quella che porta al collocamento delle ossa nell’ossario comune, salva altra destinazione richiesta dei familiari». Ma a variare fin da questo mese è anche il costo di molti altri servizi, non tutti in aumento. Queste tutte le nuove tariffe nel dettaglio. L’apertura di un loculo passa da 134 euro a 200 euro per la prima e seconda fila, 250 per la terza fino alla settima fila. Per la chiusura del loculo stessi aumenti. Per l’apertura di una tomba in esumazione straordinaria si spenderanno 500 euro invece di 394 euro precedenti. L’apertura di una nicchia ossario passa da 39,40 euro a 30 euro; la chiusura da 39,40 a 30 euro dalla prima alla quinta fila e 40 dalla sesta all’ottava fila. L’inumazione nel campo comune delle salme costa 500 euro, 200 se si tratta di bambini. Il servizio, finora gratuito, resterà tale nel caso di persone indigenti. Nella cifra sono compresi anche i costi per le operazioni di esumazione della salma allo scadere del turno ordinario di inumazione. Costa 300 euro, invece, l’apertura di una tomba ipogea (loculo sotterraneo), meno dei 472 euro che si pagavano precedentemente. L’allaccio di una lampada votiva in un loculo o ossario passa da 15,02 a 16 euro. Diminuisce la tariffa per l’allaccio in una tomba da 41,70 euro a 20 euro. La rimozione dell’impianto che costava 15 euro sarà di 16. La tariffa del trasferimento dello stesso impianto costerà invece 30 euro, senza variazioni rilevanti rispetto al passato.

Michela Corridore

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