Tasse senza sconti, assemblea in piazza. Cialente minaccia le dimissioni

Preoccupazione per la decisione del governo di concedere il rinvio del pagamento delle tasse solo agli autonomi che fatturano sotto 200mila euro. Oltre 200 in piazza, Cialente: "Pronto a dimettermi"

L'AQUILA. Oltre 200 cittadini si sono incontrati ieri pomeriggio in piazza per un'assemblea aperta sul problema delle tasse. Preoccupazione da parte di tutti di fronte a quello che dovrebbe essere il testo definitivo contenuto nell'articolo 39 della manovra correttiva. In sostanza, fatta eccezione per i soli imprenditori e lavoratori autonomi con un volume d'affari non superiore ai 200mila euro, dal 1º luglio dovranno tornare a pagare le tasse. Dalla stessa data tutti i contribuenti, compresi i lavoratori autonomi che benificeranno di un nuovo periodo di sospensione fino al 15 dicembre, dovranno iniziare a restituire la quota del 2009 dei tributi non versati e quella dei primi sei mesi di quest'anno. Il 2009 è stato rateizzato in 60 mensilità, non ci sono invece indicazioni sul 2010 che, salvo modifiche, dovrà essere restituito entro l'anno. Intanto, il vicecommissario per la ricostruzione, Massimo Cialente, si è detto pronto a rassegnare le dimissioni di fronte a «una situazione che sarà insostenibile». Il commissario Gianni Chiodi ha incontrato oggi a Roma presso Palazzo Chigi esponenti tecnici della Presidenza del Consiglio dei ministri, della Protezione Civile e del ministero dell'Economia, per discutere sulla vicenda della proroga delle tasse. Ha ribadito che la proroga della sospensione dei versamenti fiscali così come configurata non è sufficiente a sostenere le prospettive di rapida ripresa dell'economia aquilana. Chiodi ha riferito di essere stato informato dal senatore Piccone che nei prossimi giorni riunirà i parlamentari abruzzesi per concordare insieme le azioni da intraprendere nel corso dell'iter parlamentare.