Telecamere, decisi gli obiettivi
Dai Viali a corso Roma, e all’Aipa spetta montare gli impianti nella Ztl.
LANCIANO. Sono 7 le telecamere necessarie per sorvegliare le zone sensibili della città e arginare gli atti vandalici. Comune e polizia hanno stilato l’elenco dei punti a rischio mentre la Regione ha concesso i fondi per dare il via al progetto del “Grande fratello” cittadino. Restano sulla carta le 8 telecamere che l’Aipa deve acquistare per controllare l’accesso nelle zone a traffico limitato.
Più sicurezza. Comune e forze dell’ordine ripetono che la città è sicura, ma gli atti vandalici si susseguono - dieci giorni fa sono state date alle fiamme sei auto - e l’amministrazione accelera i tempi sull’installazione delle telecamere nei punti ritenuti sensibili. «Sono sette le aree giudicate a rischio dal Comune e dalla polizia che ha consegnato il suo studio il 3 settembre», afferma l’assessore alla Sicurezza, Graziella Di Campli (Pdl).
«Sono le zone in cui si ritrovano molti ragazzi e possono scoppiare delle risse, come il terminal bus e i Viali, e quelle già oggetto di atti teppistici, come corso Roma, in particolare l’area del Miracolo Eucaristico e via Monte Maiella, meta di scorribande notturne di ragazzi in motorino che alcuni mesi fa hanno distrutto tutte le fioriere. In realtà la polizia ha indicato molte più zone», precisa la Di Campli, «come Sant’Antonio, via Bellisario dove c’è il cinema, ma con i 50mila euro a disposizione, 30mila dati dalla Regione che ha appena versato parte della somma, non si possono acquistare più di 7-8 telecamere, che saranno collegate in rete e controllate dalle forze dell’ordine».
«Gli occhi elettronici», conclude, «servono come forma di controllo ma anche di prevenzione degli atti vandalici che sono il frutto della mancanza di senso civico e di educazione».
Definiti i punti sensibili, il Comune deve consegnare il progetto alla commissione provinciale per la sicurezza per ottenere il via libera definitivo.
In città, però ci sono già delle telecamere accese: sono dieci, acquistate dal Consorzio universitario, e sono state montate nei giorni scorsi attorno a Palazzo degli Studi. Troppe per una sola zona? «No, non lo sono perché quelle che si affacciano sul Corso e su piazza Pace hanno anche la funzione di controllare due zone considerate sensibili», risponde il sindaco Filippo Paolini.
Il progetto Aipa. Gli occhi elettronici saranno utilizzati non solo per questioni legate alla sicurezza dei cittadini m anche per vigilare sul rispetto delle zone a traffico limitato (Ztl) previste nel centro storico.
In base all’accordo stipulato con il Comune, l’Aipa, la società che gestisce i parcheggi a pagamento, deve acquistare le telecamere e posizionarle ai varchi delle Ztl. Il progetto è però bloccato. «Siamo in una fase di stallo», ammette il responsabile cittadino Aipa Francesco D’Antonio, «il progetto è stato redatto, prevede l’installazione di 8 telecamere ai varchi delle zone a traffico limitato, come via Dei Frentani per Lancianovecchia e via Spaventa per Civitanova ma finché non viene approvato il piano sulle Ztl, non possiamo andare avanti».
Il progetto dell’Aipa resta dunque nel cassetto in attesa dell’approvazione del regolamento che istituisce le Ztl. Ma qui il problema s’ingarbuglia.
Il regolamento della Ztl è infatti a sua volta fermo da mesi in commissione statuto dopo alcune remore mostrate dai consiglieri del centrosinistra. Queste ultime chiedono l’approvazione del Put (piano urbano del traffico) finito nel dimenticatoio e senza il quale è impossibile definire e collegare le zone a traffico limitato.
Più sicurezza. Comune e forze dell’ordine ripetono che la città è sicura, ma gli atti vandalici si susseguono - dieci giorni fa sono state date alle fiamme sei auto - e l’amministrazione accelera i tempi sull’installazione delle telecamere nei punti ritenuti sensibili. «Sono sette le aree giudicate a rischio dal Comune e dalla polizia che ha consegnato il suo studio il 3 settembre», afferma l’assessore alla Sicurezza, Graziella Di Campli (Pdl).
«Sono le zone in cui si ritrovano molti ragazzi e possono scoppiare delle risse, come il terminal bus e i Viali, e quelle già oggetto di atti teppistici, come corso Roma, in particolare l’area del Miracolo Eucaristico e via Monte Maiella, meta di scorribande notturne di ragazzi in motorino che alcuni mesi fa hanno distrutto tutte le fioriere. In realtà la polizia ha indicato molte più zone», precisa la Di Campli, «come Sant’Antonio, via Bellisario dove c’è il cinema, ma con i 50mila euro a disposizione, 30mila dati dalla Regione che ha appena versato parte della somma, non si possono acquistare più di 7-8 telecamere, che saranno collegate in rete e controllate dalle forze dell’ordine».
«Gli occhi elettronici», conclude, «servono come forma di controllo ma anche di prevenzione degli atti vandalici che sono il frutto della mancanza di senso civico e di educazione».
Definiti i punti sensibili, il Comune deve consegnare il progetto alla commissione provinciale per la sicurezza per ottenere il via libera definitivo.
In città, però ci sono già delle telecamere accese: sono dieci, acquistate dal Consorzio universitario, e sono state montate nei giorni scorsi attorno a Palazzo degli Studi. Troppe per una sola zona? «No, non lo sono perché quelle che si affacciano sul Corso e su piazza Pace hanno anche la funzione di controllare due zone considerate sensibili», risponde il sindaco Filippo Paolini.
Il progetto Aipa. Gli occhi elettronici saranno utilizzati non solo per questioni legate alla sicurezza dei cittadini m anche per vigilare sul rispetto delle zone a traffico limitato (Ztl) previste nel centro storico.
In base all’accordo stipulato con il Comune, l’Aipa, la società che gestisce i parcheggi a pagamento, deve acquistare le telecamere e posizionarle ai varchi delle Ztl. Il progetto è però bloccato. «Siamo in una fase di stallo», ammette il responsabile cittadino Aipa Francesco D’Antonio, «il progetto è stato redatto, prevede l’installazione di 8 telecamere ai varchi delle zone a traffico limitato, come via Dei Frentani per Lancianovecchia e via Spaventa per Civitanova ma finché non viene approvato il piano sulle Ztl, non possiamo andare avanti».
Il progetto dell’Aipa resta dunque nel cassetto in attesa dell’approvazione del regolamento che istituisce le Ztl. Ma qui il problema s’ingarbuglia.
Il regolamento della Ztl è infatti a sua volta fermo da mesi in commissione statuto dopo alcune remore mostrate dai consiglieri del centrosinistra. Queste ultime chiedono l’approvazione del Put (piano urbano del traffico) finito nel dimenticatoio e senza il quale è impossibile definire e collegare le zone a traffico limitato.