Tendopoli, ora sale la tensione
Smantellamenti in corso, proteste dal Globo.
L’AQUILA. «Preoccupazione per i trasferimenti e per l’incertezza della destinazione degli sfollati». Per il direttore della Caritas diocesana don Dionisio Humberto Rodriguez Cuartas, «sono settimane difficili, con molte tendopoli in fase di smantellamento e poca certezza sui posti disponibili in città e nei centri limitrofi. Temo che la stessa situazione di piazza d’Armi possa ripetersi per tutte le altre tendopoli. Mi auguro che i pochi giorni di preavviso non possano condizionare le operazioni di trasferimento».
Finora, in tutto il cratere sismico, sono stati chiusi 68 campi, di cui 7 spontanei. In chiusura ce ne sono altri 20: Murata Gigotti, Pagliare di Sassa, Pozza di Preturo, Fagnano Alto, Beffi, Acciano, Santa Maria del Ponte, Casamaina e San Giovanni di Lucoli, Marana di Montereale, Barete, Capitignano, Onna, Tempera Cava, Pescomaggiore 1 e 2, Filetto, Paganica 5, Caporciano e Castelvecchio Calvisio. Tra quelli in città lo smantellamento sta per interessare le aree di Collemaggio, Centi Colella e Acquasanta. Intanto, un comunicato diffuso dal comitato «3 e 32», in nome e per conto degli sfollati del campo del Globo, annuncia aria di rivolta. «Dalla nostra terra non ce ne andiamo. Da giorni sentiamo di un imminente smantellamento del nostro campo.
È nostro diritto conoscere per tempo (almeno 15 giorni prima) la data di chiusura, la destinazione di ciascuno di noi (nome, cognome, sistemazione) e la durata della sistemazione momentanea. Nessun cittadino dev’essere costretto a trasferirsi fuori dal territorio di residenza. Non lo permetteremo».
Finora, in tutto il cratere sismico, sono stati chiusi 68 campi, di cui 7 spontanei. In chiusura ce ne sono altri 20: Murata Gigotti, Pagliare di Sassa, Pozza di Preturo, Fagnano Alto, Beffi, Acciano, Santa Maria del Ponte, Casamaina e San Giovanni di Lucoli, Marana di Montereale, Barete, Capitignano, Onna, Tempera Cava, Pescomaggiore 1 e 2, Filetto, Paganica 5, Caporciano e Castelvecchio Calvisio. Tra quelli in città lo smantellamento sta per interessare le aree di Collemaggio, Centi Colella e Acquasanta. Intanto, un comunicato diffuso dal comitato «3 e 32», in nome e per conto degli sfollati del campo del Globo, annuncia aria di rivolta. «Dalla nostra terra non ce ne andiamo. Da giorni sentiamo di un imminente smantellamento del nostro campo.
È nostro diritto conoscere per tempo (almeno 15 giorni prima) la data di chiusura, la destinazione di ciascuno di noi (nome, cognome, sistemazione) e la durata della sistemazione momentanea. Nessun cittadino dev’essere costretto a trasferirsi fuori dal territorio di residenza. Non lo permetteremo».