Tentano di rubare la statua in piazza Nove Martiri
La scultura del D’Antino è stata staccata nella notte dal suo supporto Ora l’opera è stata prelevata dai vigili del fuoco e trasferita al Castello
L’AQUILA. Un altro tentativo di furto nel centro storico della città, da quattro anni desolatamente abbandonato. Questa volta nel mirino dei malviventi è finita la «Montanina», la statua in bronzo della Fontana di Piazza Nove Martiri realizzata nel 1929 da Nicola D’Antino. Ieri mattina la statua è stata trovata quasi completamente scollata dal proprio basamento. Un’azione maldestra (gli investigatori sembrano aver escluso la pista dell’atto vandalico), che ha rischiato di danneggiare la statua, eseguita nella notte tra sabato e domenica.
A segnalare la situazione alla Soprintendenza ai beni culturali sono stati alcuni ex residenti della zona. La statua che ornava la fontana è stata «portata in salvo» nella tarda mattinata di ieri grazie all’ intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco che hanno staccato la scultura dal suo supporto, con uno dei perni rotti e l’altro che stava per cedere, e l’hanno trasportata in un deposito all’interno del Castello cinquecentesco dove verrà custodita in attesa di ulteriori verifiche volte ad accertare i danni subìti. Prima che questa possa essere riposizionata al suo posto sarà, infatti, necessario procedere ad operazioni di restauro.
Intanto, si fa sempre più allarmante la situazione del centro storico, che versa in stato di totale abbandono e che è diventato facile preda di vandali e malviventi. Sono in molti i cittadini che lamentano scarsa sicurezza proprio nella parte storica della città, soprattutto di notte. L’illuminazione, infatti, dopo il terremoto, non è stata ripristinata in moltissime zone del centro. Piazza Nove Martiri, gravemente danneggiata dal terremoto, è stata una delle prime a essere liberata dalle macerie grazie al movimento delle carriole. Per molto tempo è rimasta transennata e inaccessibile, ma da ormai più di un anno è stata sottratta dalla «zona rossa» e può essere raggiunta con facilità sia a piedi che in auto, anche dalla vicina San Bernardino. Alcuni dei palazzi storici che si affacciano sulla piazza, inoltre, stanno per essere interessati dai lavori di restauro e nella zona, già da tempo, sono stati riattivati alcuni locali.
Nel 2011, con l’approvazione del bilancio comunale, la circoscrizione «L’Aquila centro» aveva ufficialmente adottato la Fontana e la statua di Piazza Nove Martiri, mettendo a disposizione 34mila euro per la sua sistemazione. Nei mesi scorsi la vasca della fontana e il basamento della statua erano stati ripuliti per ridare dignità a uno degli angoli più suggestivi della città.
La statua divelta nella notte tra sabato e domenica, rappresenta una figura femminile ed era posizionata al centro della fontana.
Ha un notevole valore storico, anche perché è opera di Nicola D’Antino, lo stesso scultore che realizzò le fontane gemelle di Piazza Duomo, la Fontana Luminosa e il monumento ai Caduti alla Villa comunale. Far sparire la «Montanina», un’opera in bronzo il cui peso si aggira intorno ai 50 chili, sarebbe stato l’ennesimo sfregio alla città. Amareggiato dall’episodio si è detto il sindaco Massimo Cialente.
Michela Corridore
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