Terremoto, fondi alle aziende
Trasferiti 11 milioni di euro per il ristoro dei danni
L'AQUILA. Il commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, ha disposto il trasferimento dei fondi per il ristoro dei danni alle attività produttive causati dal terremoto per un importo complessivo di 11.302.033,56 euro.
Si tratta di fondi ripartiti in favore dei Comuni (31) delle province dell'Aquila, di Teramo e Pescara che hanno provveduto a istruire positivamente le domande, così come prescritto dall'ordinanza 3789 del presidente del Consiglio dei ministri. Al Comune dell'Aquila è stato possibile trasferire per il momento solo l'importo di 4.166.390,32 euro inerente le prime 500 domande positivamente esaminate dagli uffici dell'ente. Gli importi sono stati trasferiti per intero e non a titolo di acconto. «E' un'importante boccata di ossigeno per le imprese danneggiate dal sisma» afferma il commissario Chiodi «che va ad aggiungersi ad altri 35 milioni messi a disposizione già da fine giugno dalla Regione Abruzzo.
I Comuni, con la fondamentale collaborazione di Confcommercio, Cia, Ance, Coldiretti, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Api e Confagricolura, hanno terminato le operazioni di riscontro amministrativo prescritte dall'ordinanza 3789. ll Comune dell'Aquila, a fronte di un significativo numero di domande pervenute, oltre 4.000, grazie a un impegno straordinario é riuscito a consegnarci in tempo per questa erogazione l'elenco delle prime 500 imprese ammesse.
Presto, come comunicato dall'assessore comunale Marco Fanfani, le strutture comunali completeranno gli adempimenti per tutti gli aventi diritto, per i quali le risorse sono già da oggi disponibili sulla contabilità speciale del commissario». Il Comune dell'Aquila, in realtà, già alcune settimane fa aveva annunciato di aver istruito tutte le pratiche ma di dover ricorrere all'invio scaglionato per evitare «di incorrere in situazioni di impasse riconducibili alla richiesta della Regione di avere le copie conformi di ogni domanda».
I fondi in questione andranno a coprire diverse tipologie di danno e serviranno, tra l'alro, per la ricostruzione e riparazione di beni mobili, per il ripristino delle scorte matierali e per il ristoro della perdita di beni mobili strumentali all'esercizio dell'attività.
Si tratta di fondi ripartiti in favore dei Comuni (31) delle province dell'Aquila, di Teramo e Pescara che hanno provveduto a istruire positivamente le domande, così come prescritto dall'ordinanza 3789 del presidente del Consiglio dei ministri. Al Comune dell'Aquila è stato possibile trasferire per il momento solo l'importo di 4.166.390,32 euro inerente le prime 500 domande positivamente esaminate dagli uffici dell'ente. Gli importi sono stati trasferiti per intero e non a titolo di acconto. «E' un'importante boccata di ossigeno per le imprese danneggiate dal sisma» afferma il commissario Chiodi «che va ad aggiungersi ad altri 35 milioni messi a disposizione già da fine giugno dalla Regione Abruzzo.
I Comuni, con la fondamentale collaborazione di Confcommercio, Cia, Ance, Coldiretti, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Api e Confagricolura, hanno terminato le operazioni di riscontro amministrativo prescritte dall'ordinanza 3789. ll Comune dell'Aquila, a fronte di un significativo numero di domande pervenute, oltre 4.000, grazie a un impegno straordinario é riuscito a consegnarci in tempo per questa erogazione l'elenco delle prime 500 imprese ammesse.
Presto, come comunicato dall'assessore comunale Marco Fanfani, le strutture comunali completeranno gli adempimenti per tutti gli aventi diritto, per i quali le risorse sono già da oggi disponibili sulla contabilità speciale del commissario». Il Comune dell'Aquila, in realtà, già alcune settimane fa aveva annunciato di aver istruito tutte le pratiche ma di dover ricorrere all'invio scaglionato per evitare «di incorrere in situazioni di impasse riconducibili alla richiesta della Regione di avere le copie conformi di ogni domanda».
I fondi in questione andranno a coprire diverse tipologie di danno e serviranno, tra l'alro, per la ricostruzione e riparazione di beni mobili, per il ripristino delle scorte matierali e per il ristoro della perdita di beni mobili strumentali all'esercizio dell'attività.
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