Terremoto, il vertice con il ministro Barca "Dobbiamo pensare allo sviluppo della città"

Terminato l’incontro a Roma tra Chiodi, Cialente e il ministro per la coesione territoriale, incaricato dal premier Monti di seguire l’emergenza terremoto. Il 14 l'esponente del governo all’Aquila

ROMA. “Dobbiamo occuparci sia della ricostruzione sia dello sviluppo delle aree colpite dal sisma”,, così il ministro della coesione territoriale Fabrizio Barca al termine dell’incontro sull’emergenza sisma con il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e il commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi. All'incontro, tenuto a Roma, hanno partecipato anche il coordinatore della Struttura tecnica di missione Gaetano Fontana (a dimostrazione che le sue dimissioni sono solo un atto formale), il sindaco di Rocca di Mezzo Emilio Nusca, coordinatore dei Sindaci delle Aree Omogenee, e il coordinatore della segreteria del Commissario, Antonio Morgante.

Durante il vertice Chiodi e Cialente hanno esposto al governo i problemi più urgenti legati alla ricostruzione. Sul tavolo il problema dei centri storici e il problema delle risorse legate all'emergenza. I 30 milioni a disposizione sono insufficienti e la loro disponibilità scade a marzo. Nella relazione preparata da Chiodi, cui il sottosegretario Catricalà ha rinnovato la fiducia, per il Governo è stata presentata anche una piattaforma da approfondire nelle prossime due settimane e il 14 febbraio il ministro Barca sarà all'Aquila.

Il vertice ha avuto toni forti, ma sempre cordiali. “L’emergenza aquilana non può essere affrontata con i tagli”, attacca Massimo Cialente. Al termine dell'incontro il sindaco ha dichiarato come barca abbia sottolineato che "bisogna rimuovere le criticità. La ricostruzione non è attesa solo dagli aquilani. È l’Italia intera che ci guarda".
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