Terremoto, l'appello di Cialente"Fondi subito o sarà crisi economica"
ROMA Dopo aver risolto il problema più urgente, quello delle case, in Abruzzo scoppierà la crisi economica. Perciò servono subito risorse per intervenire. E' l'appello lanciato dal sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, a margine della cerimonia di consegna a Montecitorio dei fondi raccolti attraverso la sottoscrizione promossa dalla Presidenza della Camera per la ricostruzione.
"Dopo il processo della ricostruzione - ha spiegato Cialente -, esploderà la crisi sociale ed economica: abbiamo attualmente 17mila persone in cassa integrazione speciale, perché non c'è più dove lavorare. Non ci sono più botteghe artigiane, attività commerciali, e sono crollate anche alcune fabbriche tra le più importanti. Mi sono rammaricato - ha sottolineato - che il Comitato interministeriale per la programmazione economica nell'ultima riunione non abbia ancora stanziato quella parte di risorse che il decreto Abruzzo prevedeva per L'Aquila. Credo - ha aggiunto - che questo sia un problema da affrontare subito".
"Dopo il processo della ricostruzione - ha spiegato Cialente -, esploderà la crisi sociale ed economica: abbiamo attualmente 17mila persone in cassa integrazione speciale, perché non c'è più dove lavorare. Non ci sono più botteghe artigiane, attività commerciali, e sono crollate anche alcune fabbriche tra le più importanti. Mi sono rammaricato - ha sottolineato - che il Comitato interministeriale per la programmazione economica nell'ultima riunione non abbia ancora stanziato quella parte di risorse che il decreto Abruzzo prevedeva per L'Aquila. Credo - ha aggiunto - che questo sia un problema da affrontare subito".