Terzo blitz della Procura al Cam
Si indaga sui costi della sede. Esposto di De Cesare contro i compensi degli ex amministratori
AVEZZANO. Uffici del Cam ispezionati dagli investigatori della Procura. Si tratta del terzo blitz dall'inizio dell'anno e al centro delle indagini ci sono i conti relativi all'acquisto della nuova sede del Consorzio acquedottistico marsicano.
Intanto il presidente dell’organo di gestione, Lorenzo De Cesare, ha presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti su un presunto danno erariale che sarebbe legato a compensi degli organi di amministrazione difformi rispetto a quanto prevede la legge. Ieri mattina, il blitz dei carabinieri della polizia giudiziaria, è stato eseguito per acquisire nuovi documenti sull'indagine, in corso legata alle procedure di acquisto della nuova sede che, secondo l’accusa, sarebbe stata pagata quattro milioni invece di due, denaro da erogare a rate per i prossimi 15 anni. Al riguardo, il pubblico ministero, Maurizio Maria Cerrato, titolare dell'inchiesta, ha nominato due consulenti per esaminare i conti del Cam e per accertare se le spese affrontate fossero giustificate o meno. I consulenti hanno chiesto ulteriore materiale e i carabinieri sono tornati negli uffici di Caruscino. Sul caso già erano stati eseguiti degli accertamenti ma tutto è risultato a norma. L’indagine precedente era stata portata avanti dalla Guardia di finanza e non aveva portato a nulla.
Intanto, la nuova gestione del Consorzio acquedottistico della Marsica sta cercando di riportare alla normalità la situazione finanziaria dell'ente che vede tra i soci i Comuni del territorio. Tutto ciò alla luce del debito che si aggira intorno ai 50 milioni di euro.
Pietro Guida
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