Tifo da stadio per il bando di sfida
Inaugurata la 18esima edizione della Giostra cavalleresca. Presentato il palio in premio al vincitore
SULMONA. Il tifo era quello da stadio. Con tanto di fumogeni, bandiere e trombette che fanno molto derby. I colori delle squadre in campo non erano però quelli delle nazionali di calcio, né quelli dei team di serie A, ma quelli dei sette borghi e sestieri sulmonesi.
Con il “bando di sfida” si è aperta ieri pomeriggio, la diciottesima edizione della Giostra cavalleresca di Sulmona. Ad ospitare l’incontro tra i capitani e armigeri dei rioni cittadini è stato, come ormai da diversi anni, la scalinata del palazzo della Santissima Annunziata, lungo corso Ovidio.
Nella stessa circostanza è stato presentato anche il palio, premio per il borgo o sestiere vincitore della competizione cavalleresca di quest’anno. Rullo di tamburi e poi l’applauso delle centinaia di persone ferme lungo corso Ovidio per assistere alla cerimonia. Il palio, sintesi di tradizione storica cittadina e richiami di giostra e giostranti, è stato dipinto dall’artista Giovanni Santi di Sansepolcro (Arezzo). È stato lui il vincitore della quinta edizione di «Un bozzetto per il palio 2012». Sullo sfondo del drappo proprio gli archi del cortile dell’Annunziata. Al centro sette cavalli, ciascuno “vestito” con i colori di uno dei sette borghi e sestieri della città e cavalieri pronti alla sfida. Andrà alla contrada che riuscirà ad avere la meglio sul campo di gara che, da mercoledì, sarà allestito in piazza Garibaldi o – come clima giostraiolo suggerisce – piazza Maggiore. Il titolo di campione in carica appartiene al sestiere di porta Manaresca. Ed è stato proprio il capitano di Manaresca, Nicola Paolilli, ieri, ad aprire la cerimonia del bando di sfida chiedendo al Mastrogiurato della Giostra sulmonese di poter partecipare «a la tenzone ne lo campo di gara di piazza Maggiore» con il cavaliere Marco Diafaldi, il trionfatore dello scorso anno. Perché «cavaliere che vince non si cambia». A seguire i capitani degli altri tre sestieri e tre borghi. Hanno annunciato il nome del proprio cavaliere, presentato le armi per la sfida e chiesto l’approvazione del popolo della Giostra. L’unico fantino sulmonese in gara, quest’anno, sarà Daniele Baldassarre, ancora in campo a difendere i colori del sestiere di porta Japasseri. Accanto al presidente dell’associazione Giostra cavalleresca, Emidio Cantelmi, ai musici, figuranti e gruppo di danza antica, alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, anche l’onorevole, Paola Pelino, il sindaco, Fabio Federico, gli assessori Lorenzo Fusco e Gianni Cirillo e il presidente del consiglio comunale, Nicola Angelucci. Sia Cantelmi che i rappresentanti politici hanno sottolineato «i grandi sforzi che quest’anno sono stati fatti per rendere possibili la realizzazione di entrambe le Giostre, quelle di Sulmona e quella d’Europa». Risultato, hanno poi aggiunto, «reso possibile attraverso un gioco di squadra tra istituzioni, direttivo e popolo della Giostra». Infine, da parte dell’onorevole Pelino, è arrivato l’invito a tutta la città a partecipare agli eventi della Giostra cavalleresca, per aiutarla a crescere e a farla conoscere, non solo in Europa, ma nel mondo.
Annalisa Civitareale
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