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Tornate a casa e tumulate le spoglie di Amelio

CIVITELLA ROVETO. Si è concluso, con l’ultimo atto della sepoltura nel cimitero di Civitella Roveto, il ritorno in patria dei resti di Amelio Mariani. Classe 1916, originario della frazione di Meta,...

CIVITELLA ROVETO. Si è concluso, con l’ultimo atto della sepoltura nel cimitero di Civitella Roveto, il ritorno in patria dei resti di Amelio Mariani. Classe 1916, originario della frazione di Meta, Mariani era un militare dell’Esercito italiano durante la II Guerra mondiale. Dopo l’8 settembre venne catturato dai tedeschi sul fronte greco albanese e deportato in un campo di concentramento in Germania, a Dortmund. Qui il giovane soldato fu costretto ai lavori forzati e, insieme ai suoi compagni, che hanno potuto raccontare quei terribili anni, fu vittima di violenze e soprusi. Con l’avanzata delle Forze alleate in Germania, Mariani e i suoi commilitoni si diressero verso la stazione, per salire su un treno che li avrebbe riportati a casa. Il giovane decise però di non salire sul treno, ma di prenderne uno nei giorni successivi. Voleva prima trovare un pensiero da riportare a mamma Lucrezia alla quale, attraverso i suoi compagni, aveva comunque fatto recapitare una lettera in cui rassicurava sulle sue condizioni e prometteva un veloce ritorno. Mariani però non tornò mai. Poi, nel 2011, grazie al generale di brigata Nicola Ficco, capufficio del Commissariato generale per le onoranze ai caduti in guerra, è arrivata la notizia del ritrovamento della sua tomba, nel cimitero militare italiano d’onore a Francoforte sul Meno. Dopo il lungo iter burocratico, i resti del giovane soldato sono finalmente tornati a casa. Saranno custoditi nel cimitero del suo paese. Alla celebrazione, officiata da monsignor Franco Geremia, oltre ai familiari di Mariani, erano presenti il sindaco Raffaelino Tolli (nella foto di Maria Caterina De Blasis), una rappresentanza del Comando militare dell’esercito d’Abruzzo, gli alpini e le altre associazioni locali e gli alunni dell’Istituto comprensivo “Enrico Mattei”, accompagnati dalle insegnanti. (m.t.)

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