Tornimparte, insulti al prete nigeriano

Polemiche alla festa di Barano, spintonato il sacerdote che non vuole i soldi appesi alla statua

TORNIMPARTE. Questa volta niente bigliettini, come quelli fatti arrivare a don Leonard Sabas Mmasi qualche mese fa. Gli insulti a sfondo razziale – e non solo – sono arrivati al parroco nigeriano direttamente a voce. È avvenuto domenica scorsa a Barano di Tornimparte, in occasione della festa della Madonna della Neve.

Una festa che, come molte altre nell’Aquilano, mescola fede e tradizioni popolari. Ma a Barano la festa della Madonna è da diversi anni nel «mirino» dei parroci che si sono via via succeduti, perché c’è una parte del rito che contraddice apertamente le regole del «Direttorio sulle feste patronali» della Diocesi, pubblicato nel 2002 e rispolverato di recente dall’arcivescovo Giuseppe Molinari. Si tratta del gesto di avvolgere la statua con un nastro e addobbarla con «asciugamani» per appendervi banconote. A convincere un gruppo di baranesi a non mettere in scena quel gesto non sono bastate la lettera inviata dal vescovo alla vigilia della festa e la «lezione» sul Direttorio tenuta da don Giulio Signora, inviato in aiuto del parroco di Barano, don Gerald Abuachi Mine, direttamente dalla Curia. Non è bastata nemmeno la cena del sacerdote con un gruppo di baranesi per trovare un compromesso sul rito «profano», un tentativo di conciliazione prima della festa. Uscita, dunque, dalla chiesa la statua della Madonna, un gruppo di persone l’ha avvolta con il nastro, l’ha imbracciata e si è avviato in processione.

E lì sono partiti anche gli «insulti, le ingiurie, le offese di stampo razzista, le minacce nei confronti di don Gerald», raccontano alcuni parrocchiani. Una scena già vista decine di volte a Barano, dove negli ultimi tre anni si sono succeduti ben sei parroci: don Fabiano, don Josè, don Mariano, don Luigi, don Sabas e don Gerald. Un caso davvero singolare.

C’è amarezza, in paese, dove tutti gli altri parrocchiani si sono stretti intorno al loro sacerdote. «Siamo stanchi di questi soprusi. Questa volta è stato toccato il fondo». Ricordando che tutti i parroci passati per Barano sono stati insultati e minacciati. L’ultimo atto di vandalismo proprio nei confronti di don Gerald, che si è ritrovato tre chiodi piantati nelle gomme della macchina.

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