Transiberiana, già pieni due dei 12 treni storici
SULMONA. Sono già pieni due dei 12 treni storici organizzati per festeggiare le 120 candeline della Transiberiana d’Italia. La tratta ferroviaria Sulmona-Carpinone è la seconda per altitudine in...
SULMONA. Sono già pieni due dei 12 treni storici organizzati per festeggiare le 120 candeline della Transiberiana d’Italia. La tratta ferroviaria Sulmona-Carpinone è la seconda per altitudine in Italia, dopo la linea sul Brennero. Le prenotazioni sono arrivate da tutta Italia. Sono già sold out i due treni a vapore di oggi e domani – a spingerli tra le vallate del Parco della Majella la mitica locomotiva GR 940 del 1920 – così come il treno storico di oggi trainato dalla Littorina Aln 556 della Breda, l’unica ancora esistente e funzionante. La Transiberiana d’Italia ha fatto registrare 15mila presenze solo nel 2016, risultando la linea maggiormente trafficata in Italia tra quelle turistiche. Un dato da cui ripartire secondo il comitato “Sulmona, stazione di Sulmona” per assecondare le potenzialità turistiche del territorio.
«Se utilizzata al meglio quest’opportunità è, e sarà ancor di più, un volàno per il turismo e per un rilancio dell’economia del territorio peligno-sangrino», fa notare il comitato. «Buon viaggio, dunque, a quanti visiteranno la nostra linea in questi giorni, e coraggio a quanti, volontari e amanti della strada ferrata, si sono impegnati e si impegneranno nel rilancio e nel recupero delle nostre infrastrutture secolari». La Sulmona-Carpinone, nata il 18 settembre del 1897, ha accompagnato migliaia di passeggeri, arrampicandosi sulle montagne del Centro Italia a più di mille metri di quota. Era il 17 maggio del 2014 quando un treno storico è tornato a viaggiare sulla leggendaria tratta ferroviaria, che era stata dismessa perché poco utilizzata, grazie all’iniziativa delle Rotaie e alla collaborazione con le Ferrovie. L’associazione Le Rotaie è costituita da volontari, che operano senza alcun contributo da parte di enti pubblici o privati, che hanno restituito nuova vita alla tratta garantendone una costante manutenzione e rilanciandola in chiave turistica. Proprio da qui parte l’idea della celebrazione dei 120 anni di attività. Intanto, oggi alle 15,30 a Roccaraso si terrà una tavola rotonda sul tema: “Gli altipiani maggiori e la linea ferrata, quale futuro?”, con economisti, storici e personalità della cultura. (f.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«Se utilizzata al meglio quest’opportunità è, e sarà ancor di più, un volàno per il turismo e per un rilancio dell’economia del territorio peligno-sangrino», fa notare il comitato. «Buon viaggio, dunque, a quanti visiteranno la nostra linea in questi giorni, e coraggio a quanti, volontari e amanti della strada ferrata, si sono impegnati e si impegneranno nel rilancio e nel recupero delle nostre infrastrutture secolari». La Sulmona-Carpinone, nata il 18 settembre del 1897, ha accompagnato migliaia di passeggeri, arrampicandosi sulle montagne del Centro Italia a più di mille metri di quota. Era il 17 maggio del 2014 quando un treno storico è tornato a viaggiare sulla leggendaria tratta ferroviaria, che era stata dismessa perché poco utilizzata, grazie all’iniziativa delle Rotaie e alla collaborazione con le Ferrovie. L’associazione Le Rotaie è costituita da volontari, che operano senza alcun contributo da parte di enti pubblici o privati, che hanno restituito nuova vita alla tratta garantendone una costante manutenzione e rilanciandola in chiave turistica. Proprio da qui parte l’idea della celebrazione dei 120 anni di attività. Intanto, oggi alle 15,30 a Roccaraso si terrà una tavola rotonda sul tema: “Gli altipiani maggiori e la linea ferrata, quale futuro?”, con economisti, storici e personalità della cultura. (f.p.)
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