Trasacco, minacce di morte per gelosia: la polizia gli sequestra le armi

TRASACCO. «Se non la smetti di ammazzo». «Lei è mia e devi lasciarla perdere». Sono queste le minacce che un uomo di Trasacco avrebbe fatto a un anziano di Avezzano che ha denunciato il “rivale in amore” alla polizia. Dalla denuncia è scattato il sequestro delle armi del trasaccano “focoso”, una pistola e un fucile.

I fatti contestati all’uomo risalgono già a qualche mese fa. Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti del commissariato di polizia, diretti dal vicequestore aggiunto Paolo Gennaccaro, alla base della vicenda ci sarebbe «un pericoloso triangolo amoroso».

Protagonisti della vicenda sono un uomo di Trasacco, una quarantenne di origine sudamericana che da anni vive nello stesso paese e un settantenne di Avezzano. Dopo una relazione d’amore con il coetaneo di Trasacco, la donna ha deciso di interrompere i rapporti e ha iniziato a frequentare un uomo molto più grande, di Avezzano. A quanto pare, però, alla fine della relazione, il suo ex compagno trasaccano non si è mai rassegnato. E da qui sono partiti pedinamenti, chiamate al telefono a ogni ora del giorno e della notte e sms minacciosi.

Un atteggiamento, quello dell’uomo di Trasacco che si è sentito abbandonare dalla sua donna, che pian piano si è riversato anche nei confronti del suo rivale in amore. Il nuovo compagno, però, non si è lasciato intimorire e si è rivolto al commissariato di polizia di Avezzano per confidare quanto stava accadendo. Qui ha raccontato dell’atteggiamento dell’uomo che da semplici avvertimenti era passato a modi molto più pesanti. E quindi le continue minacce, tra cui anche quella che gli intimava di lasciar perdere «la donna che ama» altrimenti lo avrebbe ucciso. Il settantenne ha così presentato una denuncia per stalking.

La polizia ha accertato che l’uomo possiede delle armi. Si tratta di una pistola e di una carabina. Vista la pericolosità della situazione, gli agenti di polizia hanno raggiunto il trasaccano a casa e gli hanno sequestrato armi e munizioni. Le indagini sul caso non si fermano.

Gli agenti proseguono il lavoro per ricostruire quanto accaduto in questi mesi tra i protagonisti della vicenda. Al momento non si esclude che possano essere presi anche altri provvedimenti.

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