Travolto e ucciso sulle strisce pedonali

Tragedia in Lombardia per un camionista 59enne di Trasacco: era sceso per andare in bagno. Il ricordo nella Marsica

TRASACCO. Era sceso dal suo camion per andare in bagno. Il conducente di un Suv l’ha travolto e ucciso mentre attraversava sulle strisce pedonali.

È morto così Massimo Pisegna, 59 anni, autotrasportatore di Trasacco, dipendente di una cooperativa che ha rapporti di lavoro anche con la Di Nino trasporti di Pratola Peligna.

L’incidente è avvenuto sulla statale Vigevanese, a Trezzano sul Naviglio (Milano), all’altezza dell’incrocio con via Cellini. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, il camionista marsicano aveva parcheggiato il suo mezzo pesante nell’area di sosta ai piedi dell’uscita della tangenziale Ovest “Lorenteggio”. Insieme a un amico-collega aveva attraversato la Statale, aveva mangiato in un ristorante della zona e aveva già fatto ritorno sul suo automezzo.

Intorno alle 22,30 si è rivolto all’altro conducente in sosta per la notte: «Vado in bagno». Il collega lo ha atteso invano. Una frenata e un botto quindici minuti più tardi hanno lasciato presagire il peggio. Mentre attraversava sulle strisce, Massimo Pisegna è stato centrato in pieno da un Suv modello Kia che viaggiava in direzione di Milano.

Il 59enne è stato sbalzato a decine di metri di distanza e non ha avuto scampo.

Inutili i soccorsi del personale del 118 della Lombardia e di un’automedica della Croce verde di Corsico.

Il conducente del Suv si è subito fermato. Illeso ma sotto shock, ha raccontato ai carabinieri di non aver visto il camionista. L’automobilista è stato sottoposto all’alcol test – i risultati non sono noti – e verrà indagato per omicidio colposo. La Procura ha aperto l’inchiesta.

La salma di Pisegna è stata portata all’obitorio comunale di piazzale Gorini a Milano. Non si sa quando saranno effettuati gli esami, forse solo la prossima settimana. E successivamente verrà decisa la data per i funerali. Attesa che aumenta lo strazio dei familiari arrivati nella tarda mattinata di ieri dalla Marsica. Moglie e figli hanno raggiunto anche il luogo dell’incidente per rendersi conto di quanto accaduto al loro caro.

Massimo Pisegna era partito da Trasacco lunedì e doveva consegnare della merce nel Nord Italia. Il suo rientro in Abruzzo era previsto per sabato.

L’uomo lascia la moglie Sonia Sutter e i figli Ottavio, dipendente della Di Nino trasporti, e Iolanda. A Milano sono arrivati anche i fratelli e il cognato Luigi Perinetti, noto imprenditore marsicano e titolare di concessionarie d’auto a Trasacco e ad Avezzano.

Tifoso dell’Inter, Pisegna viene ricordato soprattutto per la sua dedizione al lavoro e per il suo altruismo.

«Una persona generosa, un grande lavoratore, un uomo legato alla famiglia» lo ricorda il sindaco di Trasacco, Mario Quaglieri «la tragica notizia è arrivata in mattinata e ha lasciato incredula la nostra comunità. Massimo Pisegna si faceva ben volere da tutti. Alla sua famiglia vanno le condoglianze dell’amministrazione comunale».

La famiglia Pisegna è assistita dall’avvocato Antonella Di Nino, che ieri ha raggiunto la Lombardia.

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