Trenta sorvegliati col codice antimafia
Attività di prevenzione dei carabinieri nella Marsica Cento fogli di via per fermare lo spaccio a Luco e Avezzano
AVEZZANO. Pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica. E per questo colpiti da misure di prevenzione personali previste dal “codice antimafia”. I carabinieri della compagnia di Avezzano, agli ordini del capitano Michele Borrelli, dall’inizio dell’anno stanno svolgendo un mirato servizio di prevenzione in tutto il comprensorio di competenza.
Oltre trenta i sorvegliati speciali e circa 200 gli avvisi orali nel 2012. Dall'inizio dell'anno sono state inoltrate al procuratore della Repubblica di Avezzano 22 proposte (le ultime due la scorsa settimana) nei confronti di altrettanti soggetti per l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Al questore dell’Aquila, inoltre, 150 proposte per l'applicazione della misura di prevenzione dell'avviso orale (20 solo a dicembre). Sempre al questore sono state avanzate 96 proposte (24 a dicembre) per il foglio di via obbligatorio ad altrettante persone che non potranno più far ritorno in determinati comuni (tra cui Luco, Avezzano, Trasacco, Ovindoli e Celano) per tre anni. Fra i destinatari delle misure di prevenzione ci sono numerosi cittadini stranieri che hanno commesso reati e diversi appartenenti alla locale comunità rom.
«Il sistema delle misure di prevenzione» spiegano i carabinieri della compagnia di Avezzano «si sta adottando anche per contrastare l'immigrazione clandestina e tutte le fenomenologie criminali ad esse correlate tanto che l'avviso orale, su proposta dell'Arma, è stato già emesso nei confronti di circa un centinaio di cittadini extracomunitari di origine marocchina, tutti dimoranti nei comuni del bacino del Fucino, compreso Luco dei Marsi, in gran parte con pregiudizi per reati inerenti gli stupefacenti. Va evidenziato che il questore può imporre delle prescrizioni ad assuntori di sostanze stupefacenti che risultano già definitivamente condannati. Tale provvedimento prevede, fra l'altro, l'obbligo di permanere nella propria abitazione in determinate ore serali e notturne, il divieto di allontanarsi dal comune di residenza, il divieto di frequentare locali pubblici».
La violazione di una delle prescrizioni determina l'arresto per il trasgressore.
©RIPRODUZIONE RISERVATA