Tribunale a rischio Il prefetto Alecci parlerà con il ministro
Ieri visita a palazzo di giustizia e incontro con gli avvocati Oggi nuova mobilitazione con sindacati e associazioni
SULMONA. L’hanno invocato fin dal primo giorno di protesta, insieme al ministro della Giustizia. «Deve venire da noi per ascoltare le nostre richieste e rendersi conto cosa significherà per il nostro territorio la perdita del tribunale». Ieri il prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, li ha accontentati ed è arrivato in piazza Capograssi. Ad attenderlo uno striscione lungo una ventina di metri “Il tribunale non deve morire”, e i valori alterati dei sei avvocati che da quattro giorni stanno facendo lo sciopero della fame a oltranza. Il prefetto li incontra in una stanzetta del tribunale dove sono state sistemate le brandine per la notte e per i pochi momenti di riposo. «Ci sentiamo abbandonati dallo Stato», gli ha detto di getto Elisabetta Bianchi, forse la più provata dei sei, anche perché è stata la prima a iniziare il digiuno lunedì scorso e che sta proseguendo stoicamente nella protesta nonostante il parere contrario dei medici. «E lei che è il rappresentante governativo di questa parte di Stato ha il dovere di rappresentare questo nostro disagio al governo centrale. Vogliamo che il ministro venga a Sulmona per verificare di persona cosa significa vivere in una zona montana e come qui sia facile sentirsi meno uguali degli altri». Il prefetto ascolta senza replicare, annuendo con la testa, poi saluta dando la mano ai sei avvocati. Parla più tardi, dopo aver incontrato il presidente del tribunale, Giorgio Di Benedetto, e i rappresentanti dei dipendenti del palazzo di giustizia, anche loro più agguerriti che mai. Poche parole con cui il prefetto garantisce il suo interessamento. «Nella mia veste non posso disattendere la dignità delle mie funzioni, che mi deve trovare attento ad ascoltare le sofferenze del territorio», ha affermato Alecci, «l'ascolto è un atto dovuto. Quello che io farò sarà di riferire al gabinetto del ministro della Giustizia quello che ho visto con i miei occhi, di più non posso aggiungere, perché non sarebbe compito mio». Se non una “vittoria” almeno una labile speranza che apre le porte a un possibile arrivo a Sulmona del ministro Cancellieri. Intanto da oggi iniziano a muoversi anche le associazioni e la città. La Cgil Fp ha organizzato, dalle 9.30 in piazza Capograssi, una giornata di mobilitazione alla quale hanno dato la propria adesione i geometri residenti nel territorio peligno, subequano ed altosangrino i quali hanno annunciato di voler condividere ogni iniziativa adottata dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati manifestando la piena solidarietà alla classe forense impegnata a tutela del tribunale.
Claudio Lattanzio
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