Trovata morta in strada a 38 anni: inutile ogni tentativo di rianimarla 

La donna è deceduta in seguito a un arresto cardiaco. Nelle prossime ore verrà disposta l’autopsia Il sindaco Barile (Lecce nei Marsi): «Era brillante. Non volevo credere alla notizia, siamo sconvolti»  

AVEZZANO. Una tragedia ha scosso la città di Avezzano nella mattinata di ieri. Erano le 9.40 circa quando al 118 è giunta la segnalazione di una giovane donna senza vita in pieno centro città. Nicole Mastrostefano è stata colta da arresto cardiaco all’esterno dell’abitazione in cui viveva, in via Trieste, a pochi passi dalla vecchia casa di cura “Lacovara”. Quando i sanitari sono giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso, gettando nella disperazione i familiari. Sul posto la squadra volante del commissariato di polizia di Stato e, successivamente, la squadra anticrimine, che ha convocato il medico legale per l’ispezione cadaverica. La salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale di Avezzano. Si attende, nelle prossime ore, la decisione del pm di turno del tribunale di Avezzano circa la disposizione dell’esame autoptico per risalire alla causa esatta del decesso. La polizia non esclude che, alla base del malore, possa esservi l’assunzione di sostanze stupefacenti. La giovane avrebbe compiuto 39 anni a novembre. Era residente a Roma, ma da qualche tempo viveva nella Marsica. Aveva conseguito la formazione classica al “Goffredo Mameli” di Roma e, successivamente, si era dedicata agli studi di scienze informatiche e quantistiche, nei quali si era sempre distinta. Aveva maturato esperienze professionali importanti, prima in Heaxel, azienda in ambito biomedico, poi al ministero dell’Economia e delle finanze; da poco più di un anno lavorava come programmatrice per Bcc Banca Iccrea. Nicole lascia due fratelli, Manuel e Loris, la sorella Ludovica, la madre Giovanna e il padre Roberto, noto neurochirurgo, specialista anche in ortopedia e traumatologia del sistema motorio, che ha prestato servizio all’ospedale civile di Avezzano dal 2001 al 2010 come dirigente dell’unità operativa complessa di Neurochirurgia. La giovane tornava spesso nella casa di famiglia a Lecce nei Marsi, terra d’adozione di suo padre Roberto, che la frequenta con assiduità e per la quale è sceso in prima linea nell’ambito della promozione di attività di riscoperta archeologica, a contatto con la natura.
«Questa perdita mi ha distrutto», ha commentato il sindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile. «Ero in compagnia di Roberto appena due mattine fa a colazione, per lavorare ai prossimi eventi culturali di Lecce. Poi sono stato raggiunto dalla notizia. Non volevo crederci. Nicole aveva partecipato a una delle ultime manifestazioni di carattere naturalistico organizzata con il papà. Abbiamo tutti apprezzato la sua intelligenza, il suo acume. Una ragazza brillante. La nostra comunità è devastata. Ci stringiamo con tutto il nostro affetto alla famiglia. Siamo e saremo accanto a queste persone, per alleviare, anche in minima parte, l’enorme dolore a cui sono costrette».