Truffa, nuovi atti consegnati in procura
Il segretario del Commissario per la ricostruzione consegna altri documenti sui fondi sociali. L’ex assessore Srour si sfoga: ho appreso dai giornali di essere indagato, adesso voglio andare dal pm per chiarire
L'AQUILA. Si intravede una virata nell'inchiesta sulla presunta tentata truffa coi fondi del sociale. Intanto c'è lo sfogo di uno degli indagati, l'ex assessore Mimmo Srour. «Sono incredulo, voglio essere sentito, dopo una vita trascorsa a essere corretto ci tengo alla mia reputazione visto che mi stanno processando sulla stampa».
E' lo sfogo dell'ex assessore regionale e provinciale Mimmo Srour, ingegnere siriano, indagato nell'inchiesta sul presunto tentativo di truffa relativo a circa 9 dei 12 milioni di fondi per il sociale stanziati dal dipartimento Politiche per la famiglia. Srour, ieri era a palazzo di giustizia per chiedere spiegazione e concordare una sua audizione. Ha spiegato di non aver ricevuto alcun provvedimento e di aver appreso del suo coinvolgimento dai giornali.
L'inchiesta della procura della Repubblica ha portato agli arresti domiciliari Fabrizio Traversi, 62 anni, romano, dipendente della Presidenza del consiglio dei ministri, e Gianfranco Cavaliere, 36enne medico aquilano, accusato di aver tentato di distrarre fondi attraverso un sistema di onlus, fondazioni ed associazioni ed ingannando rappresentanti istituzionali, tra cui molti sindaci. «Associare il mio nome a questo fatto giudiziario è inaccettabile» ha concluso.
Intanto, ieri il lavoro della procura è continuato: al tribunale si è presentato il capo della segreteria dell'ufficio del commissario per la ricostruzione, l'avvocato Antonio Morgante, (estraneo ai fatti) componente della commissione che ha esaminato i progetti sul sociale e stilato la graduatoria inviata al Dipartimento Politiche per la famiglia, bloccate poi dal sottosegretario Carlo Giovanardi. Morgante era stato già ascoltato dal Pm prima degli arresti. Il dirigente ha consegnato alcuni documenti, conseguenza proprio di accordi presi dopo la prima audizione come persona informata sui fatti. Comunque, l'attività della commissione esaminatrice dei progetti non è nell'inchiesta.
Gli altri due indagati dell'inchiesta sono il sindaco di San Demetrio Silvano Cappelli, e il sociologo dell'Eurispes Nicola Ferrigni. Anche Cappelli ha chiesto di essere ascoltato. Intanto il Pd ha chiesto alla Provincia di uscire subito dalla Fondazione mentre la Confartigianato Abruzzo si dice «orgogliosa di avere scelto un presidente come Angelo Taffo». Taffo risulta parte offesa nel procedimento.
E' lo sfogo dell'ex assessore regionale e provinciale Mimmo Srour, ingegnere siriano, indagato nell'inchiesta sul presunto tentativo di truffa relativo a circa 9 dei 12 milioni di fondi per il sociale stanziati dal dipartimento Politiche per la famiglia. Srour, ieri era a palazzo di giustizia per chiedere spiegazione e concordare una sua audizione. Ha spiegato di non aver ricevuto alcun provvedimento e di aver appreso del suo coinvolgimento dai giornali.
L'inchiesta della procura della Repubblica ha portato agli arresti domiciliari Fabrizio Traversi, 62 anni, romano, dipendente della Presidenza del consiglio dei ministri, e Gianfranco Cavaliere, 36enne medico aquilano, accusato di aver tentato di distrarre fondi attraverso un sistema di onlus, fondazioni ed associazioni ed ingannando rappresentanti istituzionali, tra cui molti sindaci. «Associare il mio nome a questo fatto giudiziario è inaccettabile» ha concluso.
Intanto, ieri il lavoro della procura è continuato: al tribunale si è presentato il capo della segreteria dell'ufficio del commissario per la ricostruzione, l'avvocato Antonio Morgante, (estraneo ai fatti) componente della commissione che ha esaminato i progetti sul sociale e stilato la graduatoria inviata al Dipartimento Politiche per la famiglia, bloccate poi dal sottosegretario Carlo Giovanardi. Morgante era stato già ascoltato dal Pm prima degli arresti. Il dirigente ha consegnato alcuni documenti, conseguenza proprio di accordi presi dopo la prima audizione come persona informata sui fatti. Comunque, l'attività della commissione esaminatrice dei progetti non è nell'inchiesta.
Gli altri due indagati dell'inchiesta sono il sindaco di San Demetrio Silvano Cappelli, e il sociologo dell'Eurispes Nicola Ferrigni. Anche Cappelli ha chiesto di essere ascoltato. Intanto il Pd ha chiesto alla Provincia di uscire subito dalla Fondazione mentre la Confartigianato Abruzzo si dice «orgogliosa di avere scelto un presidente come Angelo Taffo». Taffo risulta parte offesa nel procedimento.
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