Turismo, un progetto per il comprensorio
L’iniziativa della Confcommercio punta a mettere insieme gli operatori attraverso la costituzione di una società consortile incaricata del rilancio
L’AQUILA. L'hanno definita “L'Aquila, la conca e le montagne aquilane”: la società consortile di operatori turistici abbraccerà il comprensorio che va dal Gran Sasso all'altopiano delle Rocche, dalla vallata dell'Aterno a Campo Felice.
Nata da un'idea della Confcommercio, la nuova società verrà costituita formalmente durante l'incontro promosso per domani, alle 15.30, nella sede dell’associazione di categoria, al terminal di Collemaggio.
Sono stati chiamati a raccolta tutti gli operatori del settore turistico. L’obiettivo dell’operazione è l'aggregazione e la qualificazione dell'offerta turistica.
«La Regione», affermano Celso Cioni, direttore della Confcommercio, e Alberto Ca pretti, presidente del'associazione commercianti dell'Aquila, «ha emanato, a novembre scorso, un bando che prevede la costituzione, entro il 27 febbraio, di Destination management company, finalizzate a realizzare progetti turistici che beneficeranno, nei prossimi anni, della quasi totalità delle ingenti risorse pubbliche destinate al sostegno del sistema turistico abruzzese. Alla luce di tale opportunità intendiamo promuovere la società consortile “L'Aquila, la conca e le montagne aquilane”, che raggrupperà gli operatori locali per entrare nella logica degli investimenti, per sviluppare i prodotti tipici e commercializzarli, tenendo conto delle esigenze di mercato».
La finalità è costruire un progetto turistico, su base privatistica, «ideato dagli operatori e non imposto dalla politica e da scelte che si rivelano spesso fallimentari».
«Una società» aggiungono Cioni e Capretti «sulla quale programmare i futuri investimenti pubblici e privati, uscendo dal sistema assistenzialistico e dei contributi e pioggia, che ha caratterizzato l'azione della Regione. Una politica», incalzano i rappresentanti della Confcommercio, «sempre penalizzante per l'Abruzzo interno, in particolare per l'aquilano. L'Aquila non può, ancora una volta, rimanere fuori dalle iniziative per lo sviluppo del turismo ambientale, culturale, eno-gastronomico e religioso. È un treno, questo, che non può permettersi di perdere».
Un'organizzazione capillare, che possa offrire, durante tutto l'anno (questo l’obiettivo del progetto) pacchetti turistici legati alla neve, all'ambiente e alla cultura. Ma anche alle bellezze archeologiche e artistiche, ai simboli della religiosità come la Perdonanza celestiniana, alle tradizioni locali, l'enogastronomia, l'artigianato e le produzioni di nicchia.
Monica Pelliccione
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