Tutto il calcio locale fa il tifo per Daniele
Sempre in coma il giovane atleta del Pizzoli dopo lo schianto con l’auto. Le indagini: cade l’ipotesi di un colpo di sonno
L’AQUILA. Tutta la comunità sportiva locale fa il tifo per Daniele Cammarota, il 20enne atleta del Pizzoli calcio che lotta contro la morte nel reparto di rianimazione del San Salvatore dopo lo schianto in auto lungo la statale 80 all’altezza di San Vittorino. Amici e compagni di squadra sono restati ieri davanti all’ospedale in attesa di notizie da parte dei genitori del ferito, gli unici ammessi a entrare in ospedale. In ansia, ovviamente, tutta la comunità di Pizzoli dove il giovane vive con la famiglia di origine campana. Tanti i messaggi su Facebook che invitano il ragazzo a non mollare. «L’Asd Pizzoli augura un immenso in bocca al lupo al nostro calciatore e amico Daniele Cammarota. Non perderti d’animo. Siamo più forti di quanto pensiamo, ma occorre un po’ di tempo per ritrovare l’equilibrio. Dio ti aiuterà. La vita ha ancora in serbo per te tanta bellezza e tanta gioia. Ce la farai. Ti vogliamo bene e più forte di prima.»
La prognosi, ovviamente, è riservata, dopo un’operazione eseguita per ridurre l’ematoma. Quanto alla dinamica dello schianto sembra poco credibile la tesi del colpo di sonno che inizialmente sembrava prevalere. Non ci sono tracce evidenti, ma secondo i rilievi della Stradale forse c’è stato un tentativo estremo di una lieve sterzata per evitare qualcosa come, ad esempio, un animale comparso all’improvviso. C’è stato lo “scarrocciamento”, ovvero lo slittamento laterale della macchina poco compatibile in un rettilineo. Meno probabile, secondo gli investigatori, che la guida del giovane sia stata condizionata dal passaggio di un’altra macchina anche perché l’incidente si è verificato alle 2,30 di notte. Non ci sono testimoni, ma si sta cercando di verificare se nella zona ci sono telecamere i cui filmati potrebbero aggiungere qualcosa a quanto si sa. Il giovane portava le cinture di sicurezza.
Le lamiere della sua utilitaria si sono aggrovigliate intorno al tronco d’albero contro il quale c’è stato l’impatto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La prognosi, ovviamente, è riservata, dopo un’operazione eseguita per ridurre l’ematoma. Quanto alla dinamica dello schianto sembra poco credibile la tesi del colpo di sonno che inizialmente sembrava prevalere. Non ci sono tracce evidenti, ma secondo i rilievi della Stradale forse c’è stato un tentativo estremo di una lieve sterzata per evitare qualcosa come, ad esempio, un animale comparso all’improvviso. C’è stato lo “scarrocciamento”, ovvero lo slittamento laterale della macchina poco compatibile in un rettilineo. Meno probabile, secondo gli investigatori, che la guida del giovane sia stata condizionata dal passaggio di un’altra macchina anche perché l’incidente si è verificato alle 2,30 di notte. Non ci sono testimoni, ma si sta cercando di verificare se nella zona ci sono telecamere i cui filmati potrebbero aggiungere qualcosa a quanto si sa. Il giovane portava le cinture di sicurezza.
Le lamiere della sua utilitaria si sono aggrovigliate intorno al tronco d’albero contro il quale c’è stato l’impatto.
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