Ucciso a Caracas un giovane originario di Paganica
Glauco Petricca, 39 anni, commerciante italo-venezuelano originario di Paganica, frazione dell'Aquila, è stato ucciso sulla sua jeep mentre cercava di scappare dopo un tentativo di rapina
PAGANICA. La notizia è piombata ieri a Paganica come un fulmine ciel sereno. Glauco Petricca, 38 anni, nato nella frazione più importante del Comune dell’Aquila è stato ucciso domenica sera a Caracas, in Venezuela con un colpo di pistola durante un tentativo di rapina.
La notizia è stata resa nota nei dettagli dalla «Voce D’Italia» il giornale fondato in Venezuela dall’aquilano Gaetano Bafile (deceduto qualche anno fa) e oggi diretto dal figlio Mauro.
Ecco cosa ha scritto la Voce d’Italia a pagina 10 dell’edizione di ieri: «Glauco Petricca, commerciante italo-venezuelano originario di Paganica, frazione dell’Aquila, è stato ucciso domenica scorsa mentre era al volante della sua jeep a Caracas. Da quanto si è appreso, Petricca, nipote dei proprietari dell’Università Santa Maria, ha ricevuto un colpo di pistola alla testa vicino alla strada Los Ilustres, mentre cercava di opporsi a una rapina. Domenica, mentre stava riaccompagnando un amico a casa, Petricca si è fermato a comprare qualcosa a un Farmatodo. Subito dopo i malviventi si sono avvicinati alla Grand Cherokee nera targata SBG-67Z per rubargli il veicolo.
Erano le otto di sera. I delinquenti hanno sparato a distanza ravvicinata a Petricca, che è proprietario di un centro di lavaggio auto a San Antonio. A seguito del colpo di pistola la vittima ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato contro un albero.
L’italo-venezuelano è morto sul colpo, mentre l’amico è rimasto illeso. Secondo la polizia, che ha trovato per terra un paraurti di una Toyota Corolla, i malviventi si trovavano su un taxi bianco al momento dell’omicidio. Il padre di Glauco, Antonio Petricca, ha denunciato l’inefficienza dei programmi intrapresi dal governo per ridurre la delinquenza a Caracas.
«All’esecutivo non interessa fare qualcosa sul serio per rendere il paese più sicuro», ha detto addolorato.
Antonio Petricca è nato a Paganica così come la madre della vittima, Elena Fiordigigli. Glauco ha vissuto gli anni dell’infanzia a Paganica e poi ha seguito i genitori in Venezuela con il fratello Ernesto. In Venezuela, il papà, Antonio Petricca, aveva già dei fratelli.
Tutti grazie al lavoro, al sacrificio e all’impegno giornaliero sono riusciti a conquistarsi una posizione sociale importante nel paese sudamericano dove la violenza continua a farla da padrona in ogni ora del giorno e della note. Si uccide, come nel caso di Glauco, perfino per rubare una macchina. Qualche anno fa uno zio di Glauco era stato ferito sempre durante un tentativo di rapina.
A Paganica vive la nonna materna del commerciante assassinato, Zelinda. Glauco era tornato a Paganica una decina di anni fa ma si è sempre mantenuto in stretto contatto con il suo paese di origine.
Ieri sera al Centro i parenti di Glauco Petricca hanno espresso «commozione e sdegno» per la tragica morte del 38enne e tutti lo ricordano tutti come «un gran bravo ragazzo dedito alla famiglia e al lavoro». (g.g.)
La notizia è stata resa nota nei dettagli dalla «Voce D’Italia» il giornale fondato in Venezuela dall’aquilano Gaetano Bafile (deceduto qualche anno fa) e oggi diretto dal figlio Mauro.
Ecco cosa ha scritto la Voce d’Italia a pagina 10 dell’edizione di ieri: «Glauco Petricca, commerciante italo-venezuelano originario di Paganica, frazione dell’Aquila, è stato ucciso domenica scorsa mentre era al volante della sua jeep a Caracas. Da quanto si è appreso, Petricca, nipote dei proprietari dell’Università Santa Maria, ha ricevuto un colpo di pistola alla testa vicino alla strada Los Ilustres, mentre cercava di opporsi a una rapina. Domenica, mentre stava riaccompagnando un amico a casa, Petricca si è fermato a comprare qualcosa a un Farmatodo. Subito dopo i malviventi si sono avvicinati alla Grand Cherokee nera targata SBG-67Z per rubargli il veicolo.
Erano le otto di sera. I delinquenti hanno sparato a distanza ravvicinata a Petricca, che è proprietario di un centro di lavaggio auto a San Antonio. A seguito del colpo di pistola la vittima ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato contro un albero.
L’italo-venezuelano è morto sul colpo, mentre l’amico è rimasto illeso. Secondo la polizia, che ha trovato per terra un paraurti di una Toyota Corolla, i malviventi si trovavano su un taxi bianco al momento dell’omicidio. Il padre di Glauco, Antonio Petricca, ha denunciato l’inefficienza dei programmi intrapresi dal governo per ridurre la delinquenza a Caracas.
«All’esecutivo non interessa fare qualcosa sul serio per rendere il paese più sicuro», ha detto addolorato.
Antonio Petricca è nato a Paganica così come la madre della vittima, Elena Fiordigigli. Glauco ha vissuto gli anni dell’infanzia a Paganica e poi ha seguito i genitori in Venezuela con il fratello Ernesto. In Venezuela, il papà, Antonio Petricca, aveva già dei fratelli.
Tutti grazie al lavoro, al sacrificio e all’impegno giornaliero sono riusciti a conquistarsi una posizione sociale importante nel paese sudamericano dove la violenza continua a farla da padrona in ogni ora del giorno e della note. Si uccide, come nel caso di Glauco, perfino per rubare una macchina. Qualche anno fa uno zio di Glauco era stato ferito sempre durante un tentativo di rapina.
A Paganica vive la nonna materna del commerciante assassinato, Zelinda. Glauco era tornato a Paganica una decina di anni fa ma si è sempre mantenuto in stretto contatto con il suo paese di origine.
Ieri sera al Centro i parenti di Glauco Petricca hanno espresso «commozione e sdegno» per la tragica morte del 38enne e tutti lo ricordano tutti come «un gran bravo ragazzo dedito alla famiglia e al lavoro». (g.g.)
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