Ultimatum dei tifosi: «Subito la gestione del nuovo stadio»
Incontro del Supporters’ Trust con la dirigenza rossoblù Tra i temi trattati i ritardi per l’apertura di Acquasanta
L’AQUILA. Una presa di posizione pubblica sulla vicenda Acquasanta, con la «chiara manifestazione della volontà di assumere la futura gestione dell’impianto, favorendo il rapido trasferimento della squadra nello stesso, e di sollecitare convintamente e costantemente il Comune a una rapida risoluzione delle problematiche ancora insolute». Questa una delle richieste dei tifosi del Supporters’ Trust L’Aquila me’ che hanno incontrato i dirigenti rossoblù.
Nella “piattaforma” sottoposta all’attenzione della società, «una concreta conferma della volontà della proprietà di compiere gli sforzi necessari per la permanenza in Lega Pro e quindi nel calcio professionistico, anche attraverso un’adeguata campagna di rafforzamento»; «un impegno a dichiarare definitivamente chiusa l’era del “sistema Di Nicola”, dando attuazione all’intento di garantire una gestione sana, corretta e veramente trasparente»; «un chiaro consenso a un ingresso in tempi brevi del Supporters’ Trust all’interno della compagine societaria». I tifosi hanno incontrato il presidente Corrado Chiodi, il vicepresidente Massimo Mancini, l’amministratore delegato Antonio Angelo Ranucci e il direttore generale Fabio Guido Aureli.
I tifosi hanno ribadito la volontà di vigilare affinché vi sia «continuità e sostenibilità del progetto sportivo del sodalizio calcistico del capoluogo d’Abruzzo; affinché questo accada, tuttavia, occorre irrobustire il filo della fiducia tra le diverse componenti del mondo rossoblù, oramai divenuto sottilissimo. Il Trust intende tentare questo percorso in rappresentanza di tutte le componenti della tifoseria, compresa quella attualmente attiva nella contestazione verso la società».
Tra i principali motivi del malessere della tifoseria c’è proprio «il silenzio del club sulla vicenda dello stadio di Acquasanta». «La società», si legge in un documento diffuso dai tifosi, «ha espresso la sua intenzione di trasferirsi quanto prima nel nuovo impianto, assumendosene la gestione in presenza di un contributo comunale assimilabile a quello garantito ad altre compagini sportive a loro volta impegnate nella gestione di strutture altrettanto onerose. Più in generale, la società ha ribadito di ritenere incomprensibile la contestazione in atto dal momento che, a suo parere, tutti i soci stanno facendo quanto necessario per garantire una gestione sana e sostenibile nel tempo del sodalizio: dal recupero della situazione debitoria, al costante rispetto degli impegni economici fino al concreto rilancio del settore giovanile e della scuola calcio».
Gli esponenti del Supporters’ Trust hanno posto l’accento su alcuni nodi critici, «evidentemente irrisolti, in particolare legati all’approccio della proprietà nei confronti delle legittime aspettative dei tifosi, spesso considerati più come una residuale fonte di introiti che come un effettivo valore aggiunto da tenere in considerazione». Il confronto proseguirà nei prossimi giorni.