Un boato, poi un’auto in fiamme: s’indaga sull’attentato incendiario
L’ennesimo rogo divampa stavolta nella frazione Marane, saranno acquisite le immagini delle telecamere Unico indizio per ora, la lite scoppiata tempo fa tra il compagno della proprietaria del mezzo e un giovane
SULMONA. Ancora un atto incendiario, nella notte tra sabato e domenica, a Sulmona. Una Golf è stata avvolta dalle fiamme, nella frazione Marane, davanti all’abitazione della proprietaria. Erano circa le due quando gli inquilini hanno avvertito prima un boato e poi un’esplosione. Ad accorgersi dell’incendio è stato un 64enne, il compagno della donna, che in passato ha avuto a che fare con la giustizia. L’uomo, dopo essere sceso in strada per controllare la situazione, ha allertato i vigili del fuoco, poi intervenuti per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area interessata dall’incendio. Il veicolo è stato completamente avvolto dalle fiamme che, stando ai primi accertamenti, sarebbero partite dalla parte anteriore del mezzo. Non è stato possibile rinvenire eventuali tracce di liquido infiammabile. Tuttavia la vettura sarà sottoposta, nei prossimi giorni, ad ulteriori analisi per ricostruire nel dettaglio la dinamica e le modalità dell’incendio. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia di Sulmona, coordinati dal maggiore Toni Di Giosia. I militari, dopo aver effettuato i rilievi, hanno ascoltato la donna e il 64enne, per capire se avessero ricevuto minacce nell’ultimo periodo o se ci siano stati episodi riconducibili all’accaduto. Per accertare la natura del rogo bisognerà attendere la relazione dei vigili del fuoco, anche se per gli inquirenti ci sarebbero pochi dubbi. Viste le circostanze e l’orario in cui è avvenuto il fatto, le indagini stanno battendo la pista del dolo. «Sono sereno», ha commentato il 64enne, secondo il quale «si è trattato di un atto di vigliaccheria». Con i carabinieri l’uomo ha ricostruito i suoi ultimi movimenti e nelle prossime ore dovrà formalizzare la denuncia di parte. Circa tre mesi fa l’uomo, stando a quanto si è appreso, aveva avuto un’accesa lite con un giovane del luogo davanti all’attività commerciale di una sua parente. I carabinieri stanno cercando di capire se può esserci o meno un nesso tra i due episodi. Intanto, nelle prossime ore saranno acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza che si trovano nei punti d’accesso della zona pedemontana della città, tra Marane e Fonte D’Amore. Gli inquirenti sperano infatti di poter trovare elementi utili ai fini delle indagini. Saranno analizzate anche le celle telefoniche. Sulla vicenda la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti. L’ipotesi di reato è di incendio doloso. Dal 2012 ad oggi sono circa settanta le vetture date alle fiamme di vari quartieri della città: da via Avezzano, fino a via XXV Aprile, passando per il centro storico e le periferie. Incendi, nella maggior parte dei casi, rimasti impuniti. Il fenomeno, nel 2022, era stato al centro di un vertice in Prefettura.
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