Un libro sulle donne di Avezzano

AVEZZANO. Una singolare carrellata di personaggi femminili che si sono messi in evidenza in attività artistiche, culturali, imprenditoriali e professionali: ecco il nuovo libro di Filippo Fabrizi “Donne d’Avezzano». Un volume che racconta, nella prima parte, gli incontri dell’autore in interviste trasmesse nel corso di una sua rubrica televisiva (“Incontri a due”) e, nella seconda parte, altri incontri avvenuti in tempi più recenti. Si tratta di donne unite da un filo comune: essere nate o vissute ad Avezzano negli anni più significativi della loro vita. Si incontrano così magistrati e poeti, politici e letterati, medici e industriali, avvocati e chirurghi, artisti e scrittori: un mondo tutto al femminile raccontato con una certa dose di coraggio dall’autore, che non si è sottratto al rischio di incorrere in pericolose omissioni o scelte ardite. Si comincia con un personaggio che già fa parte della storia di Avezzano, Irma Bianchi, e si conclude con una giovanissima donna appena diventata sindaco di Prezza, un Comune dell’Aquilano, Marianna Scoccia. Fra l’una e l’altra ci sono settanta anni di vita e di personaggi. Ci sono due capitoli “fuori testo”: uno dedicato a Dacia Maraini, che pur non essendo avezzanese si può a buon titolo considerare marsicana, e uno dedicato alla mamma scomparsa dell’autore, un incontro ormai impossibile, ma pieno di nostalgia e di rimpianto. “Donne d’Avezzano” è il tezo libro in cui Filippo Fabrizi si occupa di storie e storia della città: nel 2009 pubblicò “Avezzano: cinquanta anni di sindaci e consigli comunali”, nel 2014 “Nato il 13 gennaio 1915” e oggi questa incursione, oltre la semplice cronaca, nel mondo femminile. C’è un filo conduttore che unisce i tre volumi: l’attaccamento dell’autore alla città nella quale vive dai primi anni Cinquanta, che ne fa, a buon diritto, uno dei più attenti testimoni del suo tempo e della città di Avezzano.

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