Un’opera per le vittime della strada e il Fucino
Si chiama Fragmenta lacus ed è stata donata dal Rotary club, anche il vescovo al taglio del nastro
AVEZZANO. Si chiama Fragmenta lacus l’opera dedicata al lago del Fucino e alla vittime della strada donata alla città dal Rotary club di Avezzano. Ideata dall’architetto Alberto Cicerone, si trova al centro di una delle rotatorie che si incontrano lungo via Pertini. L’accensione c’è stata sabato pomeriggio alla presenza del presidente del Rotary Jacopo Angelini, del past president del club Antonio Manna, del past governator del distretto Rotary 2090 Gesualdo Angelico, dei sindaci di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, e Capistrello, Maurizio Murzilli, e del vescovo Giovanni Massaro. Sono intervenuti anche Roberto e Maria Rita, i genitori di Alessandro Giancarli, morto tragicamente in un incidente stradale mentre andava a lavorare a Telespazio. In Fragmenta lacus, frammenti di vetro, simbolo del lago prosciugato, sono visibili al di sotto di uno strato di roccia, simbolo della terra emersa, in una prospettiva ribaltata in cui l’artista ha immaginato un lago tumulato sotto le rocce scure. I frammenti di vetro e le rocce sono poi imbrigliati all'interno di una rete metallica che simboleggia la volontà dell’uomo di scegliere la terra, all’acqua. Mentre di giorno la rete impone il senso di una costrizione tangibile, di notte la luce che si irradia lascia intravedere solo i frammenti di vetro e quindi l’acqua che idealmente ritorna o non è mai andata via. Completamente ecosostenibile, l’elemento centrale dell’opera è, infine, avvolto dalla ruota simbolo del Rotary. Nel corso dell’inaugurazione il Rotary club ha ringraziato anche l’Arap e il Comune di Avezzano per aver accolto l’iniziativa sostenuta da numerosi imprenditori locali del territorio. Dopo il taglio del nastro, soci e ospiti hanno festeggiato i 50 anni del Rotaract club di Avezzano, per ragazzi e ragazze da 18 a 32 anni. (f.d.m.)
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