Un premio al carabiniere Tocci

Cerimonia a Campo di Giove e riconoscimento al militare ferito dai killer della Uno bianca

CAMPO DI GIOVE. Ricordi, emozioni e soprattutto la voglia di non dimenticare. Ieri pomeriggio l’intero paese ha partecipato alla cerimonia in onore di Vito Tocci, carabiniere di Campo di Giove ferito in un conflitto a fuoco dai killer della famigerata Uno bianca.

Era il 30 aprile 1991 e Tocci era di pattuglia a Marebello, una frazione di Rimini. Tocci e il suo collega furono colpiti da una raffica di proiettili in un conflitto a fuoco, riportando danni permanenti. Ma il carabiniere di Campo di Giove, nonostante fosse gravemente ferito, avvertì i suoi superiori facendo allertare tutte le pattuglie in servizio quella notte ed evitò una strage. Lo scorso 2 giugno ha ricevuto anche la medaglia d’oro dallo Stato italiano.

«Sono molto emozionato», ha detto Tocci, «nel ricevere questo ulteriore riconoscimento dal Comune di Campo di Giove. Dedico questa targa a Luciano Palmieri, l’avvocato che mi ha seguito negli anni dei processi ai killer della Uno bianca, è scomparso da poco. Questa cerimonia rappresenta un’opportunità per non dimenticare questi anni bui della storia repubblicana:dobbiamo restare uniti. Ho ancora le schegge dei proiettili in corpo e in quei momenti dell’agguato ho temuto che potesse finire in una strage, come fu per i nostri colleghi carabinieri a Bologna, nel quartiere Pilastro».

Tocci è stato anche presidente dell’associazione vittime della Uno bianca. I killer, nei loro agguati, si sono lasciati alle spalle 24 morti e 102 feriti. «Tocci stava facendo il suo dovere», è intervenuto il sindaco Giovanni Di Mascio, «e fu vittima di un agguato. È necessario respingere tutte le forme di violenza».

Alla cerimonia hanno partecipato i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, tanti cittadini, i vertici della stazione dei carabinieri del paese, il comandante della compagnia dei carabinieri di Sulmona Francesco Nacca e il parroco che ha impartito una benedizione a Tocci e a tutti i presenti , invocando la Madonna protettrice dell’Arma.

Chiara Buccini

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