«Una casa per i senzatetto»
Il vescovo Santoro: servono alloggi, gli enti ci aiutino
AVEZZANO. Un impegno con i senzatetto: una casa alloggio dove possano trovare ospitalità e assistenza socio-sanitaria. E un impegno con la Marsica: fare più cultura. Sono questi gli obiettivi per il 2010 del vescovo dei Marsi monsignor Pietro Santoro, che ieri mattina ha presentato il convegno organizzato da Pax Christi ad Avezzano.
La diocesi dei Marsi si prepara ad una nuova sfida. Non si tratta di un semplice dormitorio o di posti letto, ma di una vera e propria casa di accoglienza con personale medico specializzato per prestare assistenza ai senzatetto, agli sbandati, ai malati di mente abbandonati al loro destino. Ai cosidetti «invisibili».
Monsignor Pietro Santoro è determinato, anche se sa benissimo che «non sarà semplice realizzarlo». L’aiuto alle persone disagiate già oggi non manca. «La notte di Natale a mensa abbiamo ospitato i poveri, i deboli, gli invisibili, come del resto facciamo ogni giorno grazie alla Caritas», ha spiegato il vescovo durante la conferenza stampa di presentazione del convegno. «Cerchiamo di non fargli mancare nulla, ma il nostro obiettivo è di realizzare la casa». Per il momento i meno fortunati vengono ospitati in un dormitorio nei pressi della stazione ferroviaria di Avezzano, e quando non ci sono più posti, in stanze d’albergo che la diocesi provvede a pagare. Ma il vescovo vorrebbe dar loro di più: «Abbiamo già individuato una zona dove poter realizzare la casa», ha continuato «e speriamo nell’aiuto delle istituzioni».
Oltre ad aiutare «gli ultimi», monsignor Santoro vuole dare una mano anche alla cultura locale e per fare ciò chiede aiuto alla stampa locale perché «è importante dare la notizia di ciò che apparentemente non è una notizia, alla parola di speranza, etica, moralità e cultura».
Secondo il vescovo, «questo territorio ha bisogno di cultura anche perché c’è nella Marsica un bagaglio di cultura che non viene messa in giro. Non si può vivere solo di sagre». Rendere la fede cultura «vuol dire adattare il Vangelo alla quotidianità. Il Vangelo deve incontrare la carne della gente».
Il convegno «Giustizia e custodia del creato: la pace con-viene», che si svolgerà domani mattina al castello Orsini a partire dalle ore 9.30, è senza dubbio un esempio di cultura. La coordinatrice di Pax Christi Centro Italia, Francesca Delfini, ha illustrato i temi che verranno trattati: «Ci muoveremo su tre versanti. Partiremo dal terremoto che ha colpito L’Aquila, riflettendo sulla situazione attuale e sulle varie economie che lucrano su questi disastri; passeremo poi all’acqua, all’energia e per finire parleremo del nucleare».
Tra i vari relatori del convegno ci sarà il presidente nazionale di Pax Christi, monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia; il vice direttore della Caritas diocesana dell’Aquila, Dionisio Rodriguez, e diversi docenti provenienti dalle Università italiane. A conclusione ci sarà un incontro dedicato alle realtà che operano sul territorio.
La diocesi dei Marsi si prepara ad una nuova sfida. Non si tratta di un semplice dormitorio o di posti letto, ma di una vera e propria casa di accoglienza con personale medico specializzato per prestare assistenza ai senzatetto, agli sbandati, ai malati di mente abbandonati al loro destino. Ai cosidetti «invisibili».
Monsignor Pietro Santoro è determinato, anche se sa benissimo che «non sarà semplice realizzarlo». L’aiuto alle persone disagiate già oggi non manca. «La notte di Natale a mensa abbiamo ospitato i poveri, i deboli, gli invisibili, come del resto facciamo ogni giorno grazie alla Caritas», ha spiegato il vescovo durante la conferenza stampa di presentazione del convegno. «Cerchiamo di non fargli mancare nulla, ma il nostro obiettivo è di realizzare la casa». Per il momento i meno fortunati vengono ospitati in un dormitorio nei pressi della stazione ferroviaria di Avezzano, e quando non ci sono più posti, in stanze d’albergo che la diocesi provvede a pagare. Ma il vescovo vorrebbe dar loro di più: «Abbiamo già individuato una zona dove poter realizzare la casa», ha continuato «e speriamo nell’aiuto delle istituzioni».
Oltre ad aiutare «gli ultimi», monsignor Santoro vuole dare una mano anche alla cultura locale e per fare ciò chiede aiuto alla stampa locale perché «è importante dare la notizia di ciò che apparentemente non è una notizia, alla parola di speranza, etica, moralità e cultura».
Secondo il vescovo, «questo territorio ha bisogno di cultura anche perché c’è nella Marsica un bagaglio di cultura che non viene messa in giro. Non si può vivere solo di sagre». Rendere la fede cultura «vuol dire adattare il Vangelo alla quotidianità. Il Vangelo deve incontrare la carne della gente».
Il convegno «Giustizia e custodia del creato: la pace con-viene», che si svolgerà domani mattina al castello Orsini a partire dalle ore 9.30, è senza dubbio un esempio di cultura. La coordinatrice di Pax Christi Centro Italia, Francesca Delfini, ha illustrato i temi che verranno trattati: «Ci muoveremo su tre versanti. Partiremo dal terremoto che ha colpito L’Aquila, riflettendo sulla situazione attuale e sulle varie economie che lucrano su questi disastri; passeremo poi all’acqua, all’energia e per finire parleremo del nucleare».
Tra i vari relatori del convegno ci sarà il presidente nazionale di Pax Christi, monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia; il vice direttore della Caritas diocesana dell’Aquila, Dionisio Rodriguez, e diversi docenti provenienti dalle Università italiane. A conclusione ci sarà un incontro dedicato alle realtà che operano sul territorio.