Una sola strada per 1.200 residenti
Pratola Peligna, proteste dal quartiere di Valle Madonna «Attendiamo da anni un nuovo sbocco con via Cerrano»
PRATOLA. La zona di Valle Madonna, conta oltre 1.200 abitanti è sede di numerose attività commerciali, importanti uffici pubblici come il distretto sanitario e la scuola elementare, ma da anni attende la realizzazione di un collegamento stradale con via Cerrano.
Nell’attesa, il quartiere pratolano tra i più moderni e popolati, resta accessibile solo dall’omonima strada. Una condizione che desta preoccupazione negli abitanti, mentre non mancano decise prese di posizione. «Vivo a Valle Madonna dal 1973, negli anni si è parlato spesso di realizzare uno sbocco anche su via Cerrano, anzi per ben due volte sono partiti i lavori per realizzare due strade di collegamento, ma poi tutto si è fermato», ha detto l’ingegnere, Nando Cutarella.
«Una situazione che ha lasciato il quartiere con una sola via d’accesso che nel caso di emergenze, potrebbe rappresentare un vero e proprio pericolo». Un “isolamento” che potrebbe essere provocato da un’accidentale chiusura di via Valle Madonna, per l'appunto, unica strada per entrare nel quartiere. «La mancanza di un ulteriore collegamento, in grado di garantire due strade di accesso al quartiere è un problema da risolvere al più presto», ha detto Gerardo Ciampa. «Attendiamo queste opere da anni perché potrebbero portare una migliore viabilità e dare sbocchi futuri alla zona». Infatti, nell'area ci sono due strade entrambe nate con l’intenzione di “aprire” il quartiere su via Cerrano, ma i lavori iniziati, sono finiti proprio quando mancavano pochi metri per il raccordo. Opere che se completate garantirebbero una migliore viabilità per chi è diretto a Sulmona. «Credo che con uno sbocco in più si eliminerebbero anche i problemi legati all’incuria presente nella parte finale del nostro quartiere», ha detto Rossana Chiola. «Una zona in abbandono dove negli ultimi dieci anni sono scoppiati tre incendi». C’è poi anche chi pone altri problemi, come nel caso di Daniela Bruno: «Credo che stiamo meglio così anzi se si dovesse aprire la strada la zona diventerebbe più trafficata».
Federico Cifani
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