Università, ecco tutte le sedi
Dal rettorato alle facoltà, l’ateneo resta all’Aquila.
L’AQUILA. Il Senato accademico dell’Università dell’Aquila ha delineato il quadro delle sedi delle varie facoltà in vista del prossimo anno accademico, mentre i genitori degli studenti delle scuole superiori sono sempre più preoccupati dalla proposta dell’assessore provinciale Di Pietro di scartare i moduli abitativi. La Reiss Romoli, sede del Rettorato, ospiterà anche la facoltà di Economia, e potrebbe attivare una sezione legata al settore dell’Information and communication tecnhology (Ict), che studia l’insieme delle tecnologie che consentono di elaborare e comunicare l’informazione attraverso mezzi digitali. Le facoltà di Psicologia e Scienze della Formazione saranno ospiti del polo didattico di via Giovanni di Vincenzo. Le facoltà di Ingegneria e Scienze motorie saranno ospitate nella struttura dell’ex Optimes, in via Campo di Pile: lo stabile è stato affittato all’uopo dall’ateneo.
La facoltà di Lettere e Filosofia sarà alloggiata nel complesso del Tribunale dei minorenni, che sarà aperto anche ad alcuni corsi di Scienze della formazione. Resteranno nelle sedi di Coppito, infine, le facoltà di Medicina, Biotecnologie e Scienze. Il nuovo anno accademico verrà presentato domani, alle ore 11, dal rettore Ferdinando di Orio nella nuova sede del Rettorato, alla Reiss Romoli. Per le scuole superiori invece la situazione è tutt’altro che rosea. «Il piano delle sedi studiato dalla Provincia», interviene il comitato dei genitori «è stato datto senza ascoltare le voci di alunni, genitori e dirigenti scolastici e non garantisce sicurezza. «Vogliamo ricordare», sottolineano i genitori «che nella settimana che ha preceduto il sisma eravamo stati rassicurati proprio sulla agibilità e sulla sicurezza di scuole che poi hanno riportato danni e crolli importanti, come Palazzo Quinzi (sede del Classico e del Linguistico Cotugno), che era stato restaurato di recente.
E poi Palazzo Gaglioffi, l’Itas, la scuola media Carducci, la scuola elementare De Amicis, l’Itc, l’Istituto d’Arte, la scuola elementare Giovanni XXIII. Solo il caso ha voluto, data l’ora, che non vi fosse nessuno nelle aule devastate dai crolli». Le perplessità dei genitori aumentano, andando a guardare il numero delle classi e degli studenti che verranno sistemati a Collesapone: nel liceo scientifico (42 classi con 963 alunni) sarà collocato l’Itas (18 classi con 325 alunni) per un totale di 1.288 studenti. L’Itc (10 classi con 160 alunni) nell’Itis (43 classi con 878 alunni) per un totale di 1.058 studenti. L’Istituto Colecchi (Itg, Ipc e Ipa) con i suoi 474 studenti in 23 classi resta nella propria sede. Per l’Istituto Cotugno (52 classi con 1.200 alunni) ci sarà a disposizione l’ex Itc, situato a Pettino, «area notoriamente sensibile», rimarcano i genitori «attraversata da una pericolosa faglia».
Per questo il comitato si chiede «come mai la Provincia non abbia chiesto per le scuole superiori gli stessi moduli provvisori (Musp) che verranno utilizzati dal Comune in 29 lotti e che garantiranno continuità e serenità?».
La facoltà di Lettere e Filosofia sarà alloggiata nel complesso del Tribunale dei minorenni, che sarà aperto anche ad alcuni corsi di Scienze della formazione. Resteranno nelle sedi di Coppito, infine, le facoltà di Medicina, Biotecnologie e Scienze. Il nuovo anno accademico verrà presentato domani, alle ore 11, dal rettore Ferdinando di Orio nella nuova sede del Rettorato, alla Reiss Romoli. Per le scuole superiori invece la situazione è tutt’altro che rosea. «Il piano delle sedi studiato dalla Provincia», interviene il comitato dei genitori «è stato datto senza ascoltare le voci di alunni, genitori e dirigenti scolastici e non garantisce sicurezza. «Vogliamo ricordare», sottolineano i genitori «che nella settimana che ha preceduto il sisma eravamo stati rassicurati proprio sulla agibilità e sulla sicurezza di scuole che poi hanno riportato danni e crolli importanti, come Palazzo Quinzi (sede del Classico e del Linguistico Cotugno), che era stato restaurato di recente.
E poi Palazzo Gaglioffi, l’Itas, la scuola media Carducci, la scuola elementare De Amicis, l’Itc, l’Istituto d’Arte, la scuola elementare Giovanni XXIII. Solo il caso ha voluto, data l’ora, che non vi fosse nessuno nelle aule devastate dai crolli». Le perplessità dei genitori aumentano, andando a guardare il numero delle classi e degli studenti che verranno sistemati a Collesapone: nel liceo scientifico (42 classi con 963 alunni) sarà collocato l’Itas (18 classi con 325 alunni) per un totale di 1.288 studenti. L’Itc (10 classi con 160 alunni) nell’Itis (43 classi con 878 alunni) per un totale di 1.058 studenti. L’Istituto Colecchi (Itg, Ipc e Ipa) con i suoi 474 studenti in 23 classi resta nella propria sede. Per l’Istituto Cotugno (52 classi con 1.200 alunni) ci sarà a disposizione l’ex Itc, situato a Pettino, «area notoriamente sensibile», rimarcano i genitori «attraversata da una pericolosa faglia».
Per questo il comitato si chiede «come mai la Provincia non abbia chiesto per le scuole superiori gli stessi moduli provvisori (Musp) che verranno utilizzati dal Comune in 29 lotti e che garantiranno continuità e serenità?».