Uno la distrae, l’altro la deruba Ladri seriali di borse: 3 in un mese 

Il furto è avvenuto in mattinata fuori da un supermercato sulla statale 17. Intervengono i carabinieri La tecnica dei ladri sembra ormai collaudata: i malviventi studiano le vittime designate e colpiscono

L’AQUILA. Un furto, l’ennesimo, è stato messo a segno ieri mattina nel parcheggio del supermercato Eurospin, sulla statale 17. La vittima è una donna aquilana, derubata della borsetta poggiata sul sedile dell’auto mentre era intenta a sistemare le buste della spesa in macchina. Da una prima ricostruzione pare sia stata distratta da un uomo per il tempo necessario affinché un complice potesse agire indisturbato, senza dare nell’occhio. Quindi l’amara scoperta, subito accompagnata dalla consapevolezza di essere caduta in una trappola studiata ad hoc da chi aveva già fatto perdere le proprie tracce. Infine la telefonata ai carabinieri, giunti sul posto per ascoltare la sua testimonianza e dare il via alle indagini. Indagini che non potranno, a questo punto, non tener conto dei precedenti episodi verificatisi nell’ultimo periodo secondo analoghe modalità criminose. Si allarga, dunque, la geografia dei furti avvenuti all’esterno, e anche all’interno, di supermercati e attività del capoluogo.
I due precedenti episodi sono infatti avvenuti entrambi in via Vicentini. A fine settembre era toccato infatti a una donna di 60 anni, mentre faceva acquisti all’interno di un negozio di prodotti per la casa, resasi poi conto di non avere più il portafogli solo una volta giunta in cassa. La scorsa settimana è stata invece derubata Anna Rita Felici, presidente dell’associazione Aptdh onlus dell’Aquila e cavaliere della Repubblica Italiana, che aveva poi raccontato quanto accadutole in un post su Facebook. «Una giornata particolare: esco dal supermercato in via Vicentini, entro in macchina, rispondo al telefono che mi squilla. Una voce di donna straniera mi chiama, avvicinandosi alla mia macchina, dicendomi che a terra mi sono cadute delle monete. Esco per raccoglierle e, quando rientro in macchina, la mia borsa non c’è più. Oltre ai documenti c’era anche un bel gruzzolo in contanti, per spese che dovevo ancora fare. I carabinieri dicono che buttano quello che non serve loro: spero che qualcuno trovi non i soldi, ma il contenuto per me necessario. Questi episodi sono frequenti, dalla descrizione individuano anche i soggetti che sono conosciuti alle forze dell’ordine. Mi chiedo come mai circolino indisturbati nel nostro territorio. Vogliamo l’integrazione con gente perbene. Molti di noi, come lo sono anche io, siamo ingenui e ci facciamo abbindolare. Una giornata veramente particolare che condivido cercando di mettere in guardia da simili episodi».
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