Verrecchia: «Il sindaco spieghi da che parte sta»

26 Novembre 2024

Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia: ad Avezzano maggioranza nel caos E arriva l’invito al primo cittadino a esprimersi sulla sua appartenenza politica 

AVEZZANO. «Di Pangrazio spieghi una volta per tutte da che parte sta». Questo è quanto richiesto dal consigliere regionale avezzanese, Massimo Verrecchia (Fratelli d’Italia), alla luce dell'ingresso del primo cittadino, Gianni Di Pangrazio, nel consiglio nazionale dell’Anci in quota Udc. Ad annunciarlo è stato il leader dello scudo crociato Lorenzo Cesa, complimentandosi con tutta la sua squadra. Il sindaco di Avezzano, però, se da una parte ha enfatizzato il suo ruolo all’interno dell’Associazione nazionale comuni italiani, dall’altra ha dribblato sul suo ingresso nel partito di Cesa anche in vista delle elezioni comunali della primavera 2026. La cosa, però, non è passata inosservata al mondo politico e, dopo lo scontro con Forza Italia, è arrivato l’ultimatum del capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale Verrecchia. «Osservando e analizzando le ultime notizie riguardanti il sindaco di Avezzano, si può tranquillamente parafrasare Ennio Flaiano: la situazione politica è molto grave ma tuttavia non è seria», ha detto Verrecchia. «Fratelli d’Italia è un partito che ha definito ufficialmente la propria posizione sul Comune di Avezzano e ha anche lanciato un appello al sindaco a discutere all’interno della coalizione, ma questa cosa è caduta nel vuoto. Abbiamo letto nei giorni scorsi della sua adesione all’Udc e nelle successive ore anche della sua smentita. Se il sindaco non vuole passare come “dilettante” non metta noi in questa condizione».
Il consigliere regionale ha quindi chiesto a Di Pangrazio di prendere una posizione in merito alla sua appartenenza politica. «Comprendiamo le difficoltà che l’adesione all’Udc ha creato all’interno della civica e variegata maggioranza», ha concluso il capogruppo di Fratelli d’Italia, «ma, sinceramente e senza polemica, alla luce degli ultimi comunicati e conseguenti reazioni politiche, la confusione regna sovrana. Si faccia chiarezza se ha o non ha aderito all’Udc e quindi a un partito parte integrante del centrodestra: se così fosse sarebbe naturale il rispetto delle regole di coalizione. Se così non fosse continui nel suo legittimo percorso civico, fuori dai partiti, i quali a quel punto dovranno necessariamente andare spediti per un’alternativa politica e partitica». (e.b.)
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