Incontro con la proprietà. Chiodi: «Confermiamo l’anticipazione delle somme»
Villa Pini, trattative in stallo
L’azienda chiede alla Regione impegni scritti sui versamenti
L’AQUILA. Situazione ancora bloccata per il pagamento degli stipendi dei dipendenti del Gruppo Villa Pini. Nella riunione di ieri convocata a Palazzo Silone da Gianni Chiodi in qualità di commissario della sanità regionale, la società teatina si è presentata con il direttore amministrativo Duilio Carusi, ma solo in funzione di «uditore».
Carusi si è limitato a chiedere a Chiodi e all’assessore Lanfranco Venturoni una «ulteriore specifica sull’entità e le modalità del pagamento degli importi per averne piena contezza e comprenderne gli estremi». Un concetto ribadito da un successivo comunicato firmato dall’amministratrice del gruppo Chiara Angelini che contesta alla Regione di dare cifre «sempre diverse» e di «non onorare i propri impegni» nei confronti delle prestazioni fornite dal gruppo.
La posizione di chiusura del gruppo Villa Pini ha irritato i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl presenti all’incontro: «L’azienda non ha inviato nessun segnale di apertura», hanno commentato Michele Spina e Davide Farina della Cisl. I sindacati «di fronte a un comportamento irresponsabile e perennemente dilatorio» della società annunciano «iniziative importanti e clamorose, adeguate alla gravità della situazione».
Dal canto suo la Regione ha ribadito «di mettere a disposizione della proprietà attraverso le Asl, l’anticipazione delle somme fatturate nel periodo luglio-ottobre 2009 ai fini del pagamento degli stipendi ai dipendenti a condizione che il gruppo provveda a rispettare le norme di legge e a sottoscrivere i contratti». Si tratta in sostanza dell’85% del fatturato luglio-ottobre 2009 fatta eccezione per le somme relative alla psico-riabilitazione. In totale si tratterebbe di circa 10 milioni ai quali vanno aggiunti i sei milioni che la regione aveva già deciso di versare. Intanto i 1500 dipendenti di Villa Pini stanno completando il nono mese di lavoro senza stipendio. Al momento non ci sono nuovi incontri in programma. Chiodi però ha ricordato che la diffida nei confronti del gruppo è operante e che se non vengono pagati gli stipendi la Regione sospenderà gli accreditamenti. (a.d.f.)
Carusi si è limitato a chiedere a Chiodi e all’assessore Lanfranco Venturoni una «ulteriore specifica sull’entità e le modalità del pagamento degli importi per averne piena contezza e comprenderne gli estremi». Un concetto ribadito da un successivo comunicato firmato dall’amministratrice del gruppo Chiara Angelini che contesta alla Regione di dare cifre «sempre diverse» e di «non onorare i propri impegni» nei confronti delle prestazioni fornite dal gruppo.
La posizione di chiusura del gruppo Villa Pini ha irritato i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl presenti all’incontro: «L’azienda non ha inviato nessun segnale di apertura», hanno commentato Michele Spina e Davide Farina della Cisl. I sindacati «di fronte a un comportamento irresponsabile e perennemente dilatorio» della società annunciano «iniziative importanti e clamorose, adeguate alla gravità della situazione».
Dal canto suo la Regione ha ribadito «di mettere a disposizione della proprietà attraverso le Asl, l’anticipazione delle somme fatturate nel periodo luglio-ottobre 2009 ai fini del pagamento degli stipendi ai dipendenti a condizione che il gruppo provveda a rispettare le norme di legge e a sottoscrivere i contratti». Si tratta in sostanza dell’85% del fatturato luglio-ottobre 2009 fatta eccezione per le somme relative alla psico-riabilitazione. In totale si tratterebbe di circa 10 milioni ai quali vanno aggiunti i sei milioni che la regione aveva già deciso di versare. Intanto i 1500 dipendenti di Villa Pini stanno completando il nono mese di lavoro senza stipendio. Al momento non ci sono nuovi incontri in programma. Chiodi però ha ricordato che la diffida nei confronti del gruppo è operante e che se non vengono pagati gli stipendi la Regione sospenderà gli accreditamenti. (a.d.f.)