Villa svaligiata dai ladri tre volte in sei mesi
Nel mirino gli imprenditori Bossi, la polizia visiona i filmati delle telecamere Sospetti sulla banda della rapina ad Alba Fucens finita in tragedia
AVEZZANO. Tre furti in sei mesi nella stessa villa di Scalzagallo di proprietà di Antonio Bossi, noto imprenditore di Avezzano. L’ultimo assalto alla villa di Bossi è stato messo a segno lo stesso giorno in cui è stato rapinato l’architetto Carlo Scoccia, di 64 anni, residente ad Alba Fucens. Una rapina conclusasi in tragedia, sulla via Flaminia tra Terni e Spoleto. Due malviventi della banda che aveva assalito la villa di Scoccia, quella sera, sono scappati in Umbria e durante l’inseguimento dei carabinieri che li avevano intercettati, si sono scontrati con l’auto di Maria Elena Petruccioli, studentessa di 25 anni, morta nell’impatto tra le due auto.
Proprio qualche ora prima della rapina ad Alba Fucens è stato compiuto il furto nella villa di Bossi. Gli inquirenti non escludono che si tratti della stessa banda.
«Sono entrati da una porta secondaria» dichiara l’imprenditore Angelo Bossi, figlio del proprietario, «è la terza volta in sei mesi che subiamo un furto. Dopo i primi due episodi abbiamo installato delle telecamere, ma non sono servite a scoraggiare i malviventi. Nel video si vedono due persone che entrano in casa. In questo momento tutte le riprese sono in possesso del commissariato di polizia. È stata portata via la pelliccia di mia madre e numerosi capi di abbigliamento. Hanno preso scarpe, oggetti preziosi e denaro. I preziosi più costosi di proprietà di tutta la famiglia li avevano già portati via nei due precedenti furti», conclude Angelo Bossi, «gli inquirenti ci hanno informato che nella Marsica è stata ritrovata un’auto con della refurtiva, tra cui delle pellicce, ma non c’era quella di mia madre».
Sul fenomeno dei furti e delle rapine che fanno crescere la preoccupazione tra i cittadini, Angelo Bossi precisa: «Non sono le forze dell’ordine che devono potenziare i controlli, loro fanno bene il lavoro. Il problema è la giustizia, malviventi responsabili di furti e rapine devono restare in carcere e non possono essere rimessi in libertà solo dopo qualche giorno».
Intanto il consigliere di minoranza al Comune di Avezzano, Vincenzo (Pissino) Gallese, ha presentato al presidente del consiglio comunale Domenico Di Berardino un’interrogazione sulla sicurezza del territorio marsicano: «Chiedo al sindaco Gianni Di Pangrazio» sostiene il rappresentante del Pdl «di conoscere la reale situazione ad oggi sui furti e le aggressioni subite dai cittadini, sia nelle abitazioni private che nelle attività commerciali. Episodi che hanno messo in allarme tutta la popolazione del territorio e che hanno risvolti molto spesso inquietanti sulla sicurezza personale e dei propri familiari». (m.t.)
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